11 Apr 2025
BREAKTHROUGH PRIZE 2025 AI RICERCATORI DI UNISALENTO E DELL’INFN DI LECCE
I ricercatori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Lecce e del Dipartimento di Matematica e Fisica “Ennio De Giorgi” di UniSalento, insieme ad altri ricercatori di 40 Paesi, sono stati insigniti del Breakthrough Prize 2025 in Fisica fondamentale: il premio, in particolare, è stato assegnato alla squadra che lavora sull’esperimento ATLAS, presso il Large Hadron Collider (LHC, il più grande e potente acceleratore di particelle costruito dall’uomo) del CERN di Ginevra, insieme agli esperimenti ALICE, CMS e LHCb.

ATLAS è uno degli strumenti scientifici più grandi e complessi mai costruiti. Si tratta di un rivelatore di particelle lungo oltre 40 metri e alto circa 25, progettato per studiare le componenti fondamentali della materia e le forze che governano il nostro Universo. I suoi rivelatori all’avanguardia osservano le particelle prodotte nelle collisioni tra protoni a energie senza precedenti, consentendo scoperte come quella del bosone di Higgs e ricerche di nuova fisica oltre il Modello Standard, attualmente utilizzato per descrivere le particelle elementari e le loro interazioni.
L’assegnazione del Breakthrough Prize sottolinea, in particolare, i significativi contributi della collaborazione ATLAS alla fisica delle particelle, tra cui le misure dettagliate delle proprietà del bosone di Higgs, gli studi di processi rari, la ricerca di fenomeni non previsti dal Modello Standard. «Il Breakthrough Prize è una testimonianza della dedizione e dell’ingegnosità della collaborazione ATLAS e dei nostri colleghi negli esperimenti che raccolgono ed analizzano i dati prodotti dall’acceleratore LHC – ha affermato il portavoce di ATLAS Stephane Willocq -. Questo premio riconosce la visione collettiva e lo sforzo monumentale di migliaia di collaboratori ATLAS in tutto il mondo».
Il Gruppo ATLAS Lecce è stato in prima linea per la ricerca effettuata nell’ambito dell’esperimento sin dal 1994, contribuendo in particolare:
* alla costruzione, installazione e messa in funzione dello spettrometro a muoni (particelle elementari cariche appartenenti, come l’elettrone, al gruppo dei leptoni, ma di massa 200 volte più grande di quella dell’elettrone) determinante per la rivelazione e identificazione dei decadimenti del bosone di Higgs e di altre particelle in muoni;
* allo sviluppo e al mantenimento del software che ha consentito sia il corretto funzionamento dell’apparato che l’analisi dei dati raccolti nelle interazioni protone-protone, analisi che ha portato alla pubblicazione di oltre 1300 articoli su prestigiose riviste scientifiche;
* al coordinamento di alcuni gruppi di lavoro del trigger dei muoni (il sistema che riconosce che un muone ha attraversato l’apparato sperimentale) e di quelli per la ricerca di nuova fisica.
«Il lavoro del nostro team (*) sui rivelatori e sull’analisi dei dati rappresenta quell’innovazione che spinge ATLAS in avanti – ha commentato Margherita Primavera, primo ricercatore presso la Sezione di Lecce dell’INFN, professoressa a contratto di UniSalento e team leader del Gruppo ATLAS Lecce -. Questo riconoscimento conferma l’impatto del nostro lavoro e ci ispira a continuare la ricerca nel tentativo di dare risposta alle domande fondamentali sulla natura dell’Universo».
Sebbene la collaborazione ATLAS celebri il riconoscimento del Breakthrough Prize, la sua attenzione resta saldamente rivolta al futuro. Attualmente sono in corso sia il terzo periodo di raccolta dei dati dell’LHC che i preparativi per l’aggiornamento di ATLAS per la raccolta dati di LHC ad alta luminosità, con tassi di collisione dieci volte più alti quando l’acceleratore entrerà in funzione nel 2030. Il team, composto da 14 fisici e ingegneri e da sei tecnici, sia di INFN che di UniSalento, è totalmente impegnato in queste sfide, mirate alla costruzione del tracciatore interno e alla realizzazione del sistema di trigger per l’LHC ad alta luminosità.