13 Apr 2021
Canoni demaniali, emendamento Lega contro rincari folli.
Casanova, Viviani, Marti: “Evitiamo la morte di centinaia di imprese. Da Vieste a Santa Maria di Leuca, Puglia allo stremo”
“Il rincaro di quasi il 700% dei canoni demaniali contenuto nel Decreto Agosto è una mazzata micidiale per migliaia di italiani, che sta affondando centinaia di aziende ittiche e di imprese turistiche. La Lega è stata la prima ed unica a denunciare questa follia, dando battaglia nelle aule parlamentari. Coerentemente, ha appena presentato un emendamento al Decreto Sostegni finalizzato a riportare la tassazione in un perimetro di fiscalità ragionevole. A maggior ragione in un momento di acuta crisi come quello che stiamo vivendo, è assolutamente inaccettabile pensare di scarnificare ulteriormente bilanci già all’osso e snervare animi esasperati. Significa volere la morte di centinaia di aziende. Da componente delle Commissioni UE Pesca e Turismo seguo con attenzione questa problematica e guardo con fiducia al lavoro che stiamo svolgendo in Parlamento”. Lo dichiara l’europarlamentare Massimo Casanova.
“Pescatori e balneari pugliesi, da Vieste a Santa Maria di Leuca, non possono sostenere ulteriori costi per colpa del precedente Governo, che, incomprensibilmente, ha fatto dell’impresa la sua principale nemica. Voglio ricordare che si tratta di due comparti tra i più identitari e produttivi dell’economia pugliese. Aggredire loro significa aggredire una delle fette maggioritarie della nostra economie. Inaccettabile. Ringrazio i colleghi in Parlamento e la Lega tutta per aver raccolto questo grido di dolore. La Puglia è allo stremo” aggiunge il senatore e segretario regionale Lega Puglia Roberto Marti.
“La Lega ha sin da subito contrastato questa follia e si sta impegnando a che l’iniziativa a prima firma Ripamonti sia condivisa da quante più forze politiche possibile in Parlamento. Siamo fiduciosi che ciò avverrà – afferma il deputato Lorenzo Viviani, responsabile Lega del dipartimento Pesca -. Siamo al Governo proprio per correggere gli errori e le follie del passato, riportando la politica dalla parte delle imprese e dei territori che stanno soffrendo” conclude Viviani.