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Canti di Passione 2019 a Martignano

Mercoledì 17 Aprile 2019 – dalle ore 20.00 Sagrato della Chiesa matrice – Via Chiesa – Parco Palmieri

Il Comune di Martignano, il più piccolo borgo della Grecìa Salentina, rinnova il consueto appuntamento con la musica popolare a tema sacro dei Canti di Passione, coniugando la struttura tradizionale dei canti (itineranti e di questua) con il paesaggio urbano del più piccolo borgo griko. Un’edizione speciale, dedicata al cantore martignanese Giovanni Greco, recentemente scomparso, per anni portatore della tradizione grika de “I Passiùna tu Cristù”.

Con la Quaresima, dopo l’opulenza del Carnevale della Grecìa Salentina, è usanza portare per le strade, sui sagrati delle chiese e nei luoghi di cultura, I Passiùna tu Cristù, il canto in lingua grika della Passione di Cristo che, insieme a lu Santu Lazzaru, canto popolare di questua in lingua romanza, è espressione autentica della pietas popolare salentina.

Nell’ambito del progetto “New Griko”, finanziato nell’ambito della L.R. 22/03/2012, n.5 “Norme per la promozione e la tutela delle lingue minoritarie in Puglia” – Annualità 2018, il Comune di Martignano ha programmato per mercoledì 17 aprile 2019 la manifestazione “Canti di Passione”, un’intera giornata dedicata alla musica popolare a tema sacro, che coinvolgerà l’intera comunità e i tanti ospiti che ogni anno attendono questo evento caratterizzante dell’offerta culturale martignanese e grika.

Apriranno l’intensa giornata i Cantori di Martignano e Calimera con la Compagnia Arakne Mediterranea, che, al mattino (dalle 9 alle 13), porteranno I Passiùna tu Cristù, in una versione in minore, per le vie del paese prima e nella Scuola Primaria e Secondaria di primo grado di Martignano poi. Un modo per rinsaldare il legame della tradizione grika con le vecchie e nuove generazioni.

Il canto griko entrerà nelle case delle persone anziane e deboli che non possono godere della manifestazione pubblica, un modo per stare nella tradizione della proposta, itinerante e questuante, ma soprattutto un modo per innovare socialmente un evento, condividendolo con le fasce deboli della comunità.

La sera, dalle 20.00, dopo il saluto del Sindaco di Martignano Luciano Aprile e del Parroco Don Paolo Russo, lo spettacolo prenderà il via dal Sagrato della Chiesa matrice, su Piazza della Repubblica, per spostarsi con una processione laica al canto del Santu Lazzaru lungo Via Chiesa ad accompagnare gli spettatori a Piazza Palmieri per continuare all’interno di Parco Palmieri.

Ad esibirsi il Coro di Losanna, i Cantori della Bottega del Teatro di Zollino con Antimo PellegrinoArakne Mediterranea, Rocco De Santis, Anna Cinzia Villani, Famiglia GiagnottiStella Grande e Anime BiancheSorelle GaballoCantori Martignano e Calimera.

L’evento è realizzato dal Comune di Martignano nell’ambito delle attività regionali di tutela delle minoranze linguistiche, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Calimera, Martignano e Caprarica di Lecce, la Parrocchia S. Maria dei Martiri di Martignano, il Parco Turistico Culturale Palmieri, l’Associazione Salento Griko, la Pro Loco “A.Martano” di Martignano, la Regione Puglia, l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, l’Associazione Borghi Autentici d’Italia.

Note

La Passione di Cristo in lingua grika veniva in genere cantata dai contadini che, dismessi gli abiti del lavoro e messi quelli da cantori e musicisti, si recavano tra i crocicchi delle strade dei paesi della Grecìa Salentina e, accompagnati da una Palma, cantavano la passione di Cristo secondo un copione di tradizione orale, lungo fino a 75 strofe (oggi si propongono versioni più ridotte), che si concludeva con la richiesta di ricompensa a chi li ascoltava. Essa è ancora oggi espressione di una pietas popolare con la quale si esprime il misticismo e la necessità di comunicare con la divinità attraverso il tema della morte, e contribuisce in modo determinante al processo culturale di conservazione e rilancio della lingua grika.

Lu Santu Lazzaru costituisce il corrispettivo in lingua romanza della Passione in griko e veniva anch’esso cantato di masseria in masseria al fine di ottenere una ricompensa. Ha un obiettivo più conviviale nell’intenzione di chi lo esegue e narra per lo più il momento dell’ultima cena.

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