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CAROPPO: GLI AGRICOLTORI SALENTINI VITTIME DELL’ ESCHERICHIA COLI E DELLA LENTEZZA DI TRIBUNALE, PROCURA, INPS E INAIL

“Furono colpiti nell’ormai lontano 2011 dagli effetti disastrosi provocati dal batterio ‘Escherichia Coli’, che ha comportato la mancata richiesta da parte dei grossisti e quindi l’intera produzione buttata via, nonostante il lavoro, gli investimenti, il personale impiegato. Da allora, i produttori di angurie del Salento hanno iniziato una lunga battaglia per ottenere come risarcimento un contributo almeno parziale, necessario per cercare di limitare le conseguenze dei danni subiti e ripartire. Una battaglia che sembrava aver prodotto un concreto risultato nel febbraio del 2013, quando la giunta regionale finalmente determinò lo stanziamento di 2.092 euro per ogni ettaro di terreno coltivato in favore dei produttori danneggiati che avessero presentato richiesta”. Andrea Caroppo, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, continua ricordando anche la successiva evoluzione di una vicenda “sconcertante. Perché agli imprenditori agricoli l’Assessorato richiedeva, allegata alla domanda, la presentazione di un’autocertificazione attestante il non coinvolgimento in azioni penali per sfruttamento di manodopera e lavoro nero: una prassi formalmente ineccepibile ed encomiabile” sottolinea Caroppo, “ma che ha però comportato il successivo passaggio delle richieste pervenute (80 soltanto dall’area di Nardò) attraverso gli uffici del Tribunale, della Procura della Repubblica, dell’Inps e dell’Inail. Uffici che, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte della Regione – impossibilita a stanziare i contributi nonostante siano regolarmente disponibili – non hanno ancora provveduto, a distanza di anni, ad evadere le pratiche. E il rimpallo rituale di responsabilità non aiuta ovviamente a uscire dallo stallo. E’ l’ennesima sconfitta di una pubblica amministrazione che si dimostra nemica dei cittadini, insensibile e lontanissima dai loro problemi e dalle loro emergenze” conclude Caroppo.

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