11 Set 2023
Como/Chiasso non si passa, respingimenti al confine svizzero: migrante si ferisce per protesta dopo essere stato respinto al confine
Il ragazzo si è ferito in più parti del corpo con un oggetto metallico
Atti di autolesionismo compiuti da un ragazzo di origine straniera a Como, a pochi passi dalla dogana. E’ una delle tante storie di diritti negati di migranti vulnerabili alla frontiera italo svizzero che si ascoltano comunemente. Il fatto è accaduto a Como sabato, poco dopo le 11.30. Il giovane, che ha dichiarato d’avere 22 anni, si è sdraiato in via Bellinzona ferendosi in più parti del corpo con un oggetto metallico. Sono intervenuti gli uomini della finanza per fermarlo e disarmarlo. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza della Croce azzurra per soccorrere il ragazzo, trasportato poi al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna di Como, dove poi è stato ricoverato. Il motivo della protesta è da ricercare nel fatto che il ragazzo sarebbe stato respinto al confine mentre tentava di oltrepassarlo illegalmente. Nei giorni scorsi, sempre nei pressi della dogana di Ponte Chiasso, dopo essere stato fermato al confine, un ventenne marocchino aveva urlato di volersi dare fuoco. Anche in questo caso era intervenuta la Guardia di Finanza. “Vietato Passare” la sfida quotidiana rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, delle persone in transito respinte e bloccate alla frontiera svizzero-italiana” che denuncia le condizioni di centinaia di persone in transito a Como/Chiasso mentre cercano ogni giorno di attraversare il confine italo-svizzero per raggiungere altri paesi europei. Tra loro, uomini, donne anche incinte e bambini sistematicamente respinti dalla polizia e lasciati senza un’adeguata assistenza sul territorio italiano. Lo “Sportello dei Diritti” chiede all’Italia e ai vari paesi europei a mettere in atto tutte le misure necessarie per garantire dignità e protezione alle persone vulnerabili in transito ponendo fine ai respingimenti sistematici e indiscriminati, ai trattamenti degradanti e inumani alle frontiere dell’Unione Europea, a garantire l’accesso all’assistenza sanitaria e a condizioni di vita dignitose alle persone in transito, e a garantire il diritto dei minori stranieri di chiedere asilo sul territorio europeo.