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Contadino 64enne ucciso da un lama. Colpo di scena dopo l’autopsia, aperto un fascicolo per infortunio sul lavoro

La mattina del 3 luglio un contadino è stato trovato morto all’interno di una fattoria di Montano Lucino, in provincia di Como. L’uomo, un italiano di 64 anni, giaceva esanime nel recinto del lama, del cui benessere e nutrimento era responsabile. La polizia inizialmente ipotizzava una morte improvvisa a causa di una malattia. Ma ora gli investigatori hanno una teoria diversa su come l’uomo possa essere morto. Presumono che sia stato colpito da uno dei lama nel recinto con un calcio alla testa o ai piedi e che successivamente sia morto. Come giungono gli inquirenti a questa ipotesi? Dopo la morte dell’agricoltore è stata disposta l’autopsia. Dovrebbe chiarire di cosa è morto l’uomo. L’autopsia ha rivelato una frattura nella regione toracica dell’uomo. Questo dovrebbe derivare da un attacco di un lama, affermano le autorità e ora ufficialmente vedono la morte dell’uomo come un incidente sul lavoro. Sono stati trovati segni di morsi sul braccio dell’uomo, un’indicazione che il lama potrebbe aver trascinato l’uomo attraverso il recinto. Le indagini sono in corso. Al momento della poppata, c’era una madre nel recinto dei lama insieme al suo piccolo. L’indagine dovrebbe ora chiarire, tra l’altro, se il comportamento dell’agricoltore nei confronti del lama ha provocato l’aggressione o se l’animale è diventato aggressivo a causa del suo piccolo. I lama sono generalmente considerati animali estremamente bonari. Un 64enne di Cernobbio, trovato privo di vita lo scorso 3 luglio, potrebbe essere stato ucciso dall’attacco dell’animale che stava accudendo: un lama. La Procura di Como, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha aperto un fascicolo per infortunio sul lavoro. Gli accertamenti sono affidati ai carabinieri di Lurate Caccivio e al personale di Ats Insubria. Ulteriori approfondimenti clinici sono in corso.

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