18 Apr 2020
Coronavirus e multe assurde
Una volta erano gli autovelox farlocchi, oggi chi va a fare la spesa o porta il figlio a fare due passi… un paradosso?
Firenze, 18 Aprile 2020. L’informazione sul progredire dell’emergenza ha, al di là degli aspetti sanitari che ovviamente rimangono quelli più importanti, una narrazione di notevole impatto: le multe per la violazione delle norme del confino.
Ce n’è per tutti i “gusti”. Secondo il nostro osservatorio possono essere divise a metà: quelle dove è evidente la violazione da parte dei cittadini e quelle dove è altrettanto evidente l’abuso da parte delle forze dell’ordine.
Nel primo caso (cittadini che hanno torto), a parte gli “spacconi” che mettono sempre al primo posto la loro individualità fregandosene della collettività, buona parte sono multati per carenza di informazione. Per muoversi al di fuori della propria abitazione, oltre ai decreti nazionali per i quali grossomodo l’informazione c’è pur coi continui aggiornamenti, occorre informarsi dei decreti regionali e comunali (e, anche qui, con continui aggiornamenti). E mentre l’informazione nazionale è grossomodo accessibile, non si può dire altrettanto per quella regionale e comunale: poche radio e tv (e in genere poco seguite perché intasate di pubblicità), in genere molto basata su un cartaceo che, in questo momento, ne risente (la maggior parte legge il giornale del bar mentre prende un caffè e conversa anche con altri potenziali informatori… e i bar sono chiusi).
Nel secondo caso (abuso forze dell’ordine), la situazione è più tragica… visto che le forze dell’ordine sono un necessario punto di riferimento. Accadono multe tipo:
– Bologna, andava a fare la spesa in skateboard. Polizia: è vietato, può andare solo a piedi, in bicicletta o macchina. 533 euro!
– Firenze, babbo con figliola di 15 mesi a farle vedere le paperelle sull’affluente dell’Arno a 300 metri da casa. Polizia: è vietato andare oltre 200 metri. Babbo (informato… ed ha ragione): non in Toscana e a Firenze. Polizia: faccia ricorso. 533 euro!
– Roma, figlia che va in emergenza dalla mamma 80enne che vive sola e che le si è rotto il lavello. Polizia: non è vero! 280 euro!
– Sassari (Budoni), uscito per comprare fiori in un mercato del paese dove sono rimasto confinato a casa della mia ragazza (io vengo da BG) ma siccome i fiori non c’erano sono tornato indietro. Carabiniere: non è vero! 280 € di multa aggiungendo che se non mi trovavo bene lì potevo rimanere a BG!
– Ravenna, uscito a fare jogging a meno di 200 metri da casa. Polizia: jogging non è atttività motoria ma ludica. 533 euro!
… e via di questo tono *. Dove non sono rari i commenti delle forze dell’ordine come quelli al bergamasco in Sardegna.
E’ più che evidente che talvolta le forze dell’ordine non sono informate sulle norme che devono far rispettare. La questione dei 200 metri, per esempio, siccome in tv si parla molto di Lombardia, e lì i 200 m. sono in vigore… in tanti, forze dell’ordine incluse, si sono convinti che sia così ovunque.
Ormai le multe di questo tipo sono entrate nella quotidianità e ci viene una riflessione (cattivella, ma non più di tanto). La pubblica amministrazione mette anche in bilancio i proventi da multe per infrazione al codice della strada, e in questo periodo le multe sono quasi sparite…. E quindi, come far quadrare i bilanci? Un “tempo” c’erano gli autovelox farlocchi, le multe a go-go di vigilini non autorizzati, le multe seriali per accessi ZTL segnalati male, etc.. oggi c’è la nuova occasione a portata di mano….
Per concludere. Ma ci si rende conto che in questo periodo affibbiare multe del genere a chi ha problemi di sopravvivenza quotidiana non fa altro che contribuire al malessere? Certo, chi infrange la legge va multato, ci mancherebbe altro, ma c’è modo e modo. E l’intasamento che in Aduc abbiamo nelle richieste di consigli che ci pervengono, la lettura delle cronache locali in genere fonte di queste notizie, ci fa scattare un campanello d’allarme che più di qualcosa non stia funzionando. Non solo, ma che qualcuno ne stia abusando. A chi ci governa il compito di, oltre che fare leggi, visto che il compito del governo dovrebbe essere più che altro esecutivo e non legislativo, fornire disposizioni in merito.
* qui le lettere che ci arrivano e che pubblichiamo: https://salute.aduc.it/coronavirus/lettera/