31 Gen 2023
Dall’1 febbraio Agostiniani aperti al pubblico tutti i giorni
Partono da domani anche i servizi archivistici che porteranno
al trasferimento dell’Archivio Storico
Da mercoledì 1 febbraio, il complesso degli Agostiniani che comprende il chiostro, la chiesa e il giardino di OgniBene sara aperto al pubblico con ingresso libero tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.
In una delle sale al piano terra troverà posto anche la carrozza dei sindaci di Lecce, che risale al secolo scorso e che era custodita all’interno del Castello Carlo V.
L’apertura di chiostro, chiesa e giardino si aggiunge a quella della Biblioteca OgniBene che occupa l’edificio satellite del complesso con i suoi specifici orari: il martedì dalle 15 alle 19 e dal mercoledì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.
L’intero complesso, quindi, sarà fruibile in ogni sua parte e si connoterà sempre più come polo culturale dedicato alla lettura e alla storia della città.
Nel progetto di valorizzazione del complesso, il primo piano dell’edificio è destinato ad ospitare l’Archivio Storico Comunale, per il quale partono ufficialmente le procedure che porteranno entro i prossimi due anni al trasferimento dei due fondi che lo compongono. Proprio mercoledì 1 febbraio, infatti, saranno avviate le attività che porteranno prima alla catalogazione di tutti i documenti, poi alla loro digitalizzazione e infine al loro trasloco nella sede definitiva, servizi archivistici affidati con procedura di evidenza pubblica e aggiudicati alla Coop. Soc. Imago.
Finanziato con la somma di 475mila euro dal Ministero della Cultura, il progetto di tutela, conservazione, valorizzazione e fruizione dell’Archivio Storico ha l’obiettivo di garantire la conservazione dei documenti, di dotarli di un ordine e di un inventario analitico, di consentire ai cittadini l’accesso e la consultabilità anche attraverso la sua digitalizzazione e di svolgere attività di produzione e promozione culturale sulla storia della città, con l’uso di tecniche e strumenti digitali. Accanto all’archivio “fisico”, saranno allestite postazioni per la consultazione digitale e per la fruizione immersiva (video storytelling, teatro olografico, rappresentazioni per immagini) di contenuti ricavati dai documenti, mentre al piano terra, nei locali della chiesa, oggi sconsacrata, sarà allestita una sala polifunzionale dedicata ad iniziative culturali, incontri pubblici, piccoli spettacoli. Sarà inoltre realizzato il portale dell’Archivio Storico, che consentirà la fruizione anche da remoto dei documenti e dei contenuti digitali.
«Dopo l’inaugurazione della Biblioteca OgniBene nell’edificio satellite, con la scelta dell’Amministrazione di aprire al pubblico chiesa, chiostro e giardino degli Agostiniani tutti i giorni – dichiara l’assessora alla Cultura Fabiana Cicirillo – e con l’avvio dei servizi archivistici che porteranno al trasferimento dell’Archivio Storico prende sempre più corpo il nostro progetto di valorizzazione del complesso degli Agostiniani, connotato come un centro dedicato alla lettura, alla socialità e ae alla storia della città. Un vero e proprio polo culturale che già in questi anni con la rassegna Agostiniani Libri, il Festival Treccani della lingua italiana, Conversazioni sul Futuro, Kids e tante altre iniziative è entrato nelle abitudini dei leccesi. Adesso spero che lo farà ancora di più sulla scia del successo di OgniBene che continua a registrare numeri straordinari nelle iscrizioni ai servizi e nei prestiti».
Note storiche
Il complesso degli Agostiniani fu fondato nel 1649 e sorge su un’area di 8.600 mq donata ai monaci dall’Università che, dieci anni prima, aveva deliberato di accogliere in città l’ordine agostiniano. I regolari abitarono il convento, intitolato a San Lorenzo, ed officiarono la chiesa, dedicata alla Vergine SS. Incoronata (Madonna di Ogni Bene), fino alla soppressione napoleonica nel 1810. A seguito della restaurazione borbonica il convento passò al Patrimonio Ecclesiastico Regolare e alla curia vescovile di Lecce.
L’intero complesso venne poi acquistato dal patrizio leccese Giovanni della Ratta che lo cedette ai minori osservanti francescani (1831), che intitolarono la chiesa ed il convento a S. Antonio da Padova, e vi istituirono lo studio generale prima di filosofia e poi di teologia, esistito fino al 1852.
A partire da questa data la struttura cambiò radicalmente la sua funzione, divenendo, nel tempo, caserma, magazzino comunale e poi sartoria militare fino agli anni Sessanta del XX secolo.
Nel 2017, dopo un lungo lavoro di recupero da parte dell’amministrazione comunale, la struttura è stata restituita alla città con il completamento degli spazi esterni e del giardino di Ogni Bene, una vasta area verde con frutteto caratterizzato da specie arboree autoctone e tipiche del paesaggio agrario salentino con querce, cipressi, specie da frutto ed orti ornamentali con specie erbacee perenni aromatiche e da fiore.