22 Apr 2025
FESTA DELLA MADONNA DI CERRATE E FIERA “LU PANIERI”
Artigianato, antiche tradizioni e specialità salentine
Abbazia di Santa Maria di Cerrate – Lecce
da venerdì 25 a domenica 27 aprile 2025
Informazioni e prenotazioni su: www.lupanieri.it
Anche quest’anno, da venerdì 25 a domenica 27 aprile, dalle ore 10 alle 19, il complesso dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate a Lecce ospiterà la tradizionale fiera “Lu Panieri”, sin dal Medioevo strettamente legata alla Festa della Madonna di Cerrate.“Lu Panieri” è storicamente un piccolo mercato di “ciambelle, giocattoli, stoviglie, frutta secca e fresca e minuterie varie”, come riportato dallo studioso e letterato salentino Sigismondo Castromediano; una manifestazione che ancora oggi rappresenta per i leccesi e per gli abitanti dei comuni limitrofi un tassello della loro storia, un ricordo di infanzia, una tradizione delpassato tornata a vivere grazie al FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS a partiredal 2018, anno in cui si sono conclusi i lavori di restauro all’Abbazia, affidata in concessione alla Fondazione dalla Provincia di Lecce nel 2012.
L’evento, giunto alla sesta edizione e incentrato sull’artigianato, gli antichi mestieri e i prodotti di eccellenza del territorio, vedrà la presenza di oltre 40 espositori, tra i più rappresentativi del Salento. Dall’impagliatore di sedie e cesti, alla giovane ricamatrice al telaio e al tombolo, dai produttori di manufatti in ceramica, ai maestri di giunco e legno d’ulivo, molti degli artigiani coinvolti si ispirano e reinterpretano lavorazioni e tecniche della tradizione per creare e trasformare i propri manufatti in vere e proprie opere d’arte.
Nei tre i giorni di manifestazione non mancheranno le prelibatezze locali. Fin dal mattino, sarà possibile gustare i caratteristici pasticciotti, accompagnati da un buon caffè, per proseguire poi con le deliziose pittule e gli squisiti “rustici”. All’ora di pranzo, in un’area appositamente attrezzata, saranno proposti anche alcuni piatti della cucina “povera” salentina, espressione autentica dei sapori di questa terra, tra i quali le tipiche “parmigiana” e “pitta” (sformato) di patate e le “bombette” di carne.
Inoltre, sarà garantito per l’intera durata dell’evento il servizio di trasporto pubblico. Il collegamento di andata e ritorno, City Terminale (ex Foro Boario) di Lecce – Cerrate, sarà effettuato ogni ora.
Si partirà venerdì 25 aprile alle ore 9 con la solenne celebrazione eucaristica, presieduta da Monsignor Michele Seccia, Arcivescovo di Lecce, e da Don Alessandro Scevola, Rettore della Chiesa di Cerrate. A seguire, alle ore 10, verranno aperte ufficialmente le porte della fiera alla presenza delle istituzioni con l’accompagnamento musicale dell’Ensemble di clarinetti del Conservatorio T. Schipa di Lecce, che eseguirà brani di Mozart, Grundmann, Puccini e Mangani.
In più, domenica 27 aprile alle ore 17 e in replicaalle ore 18.30, si terrà lo spettacolo “Lu Cantastorie” di Antonio Castrignano con Ernesto Seclì e Luigi Marra. L’esibizione musicale rievocherà storie, mestieri ed eventi della civiltà contadina attraverso alcuni canti e ballate del repertorio musicale salentino, dalle melodie più conosciute a quelle originali. Canti di fatica e d’amore, anche in griko, che rimandano al lavoro della terra che si intreccia a sogni, passioni e speranze di vita quotidiana.
L’edizione di quest’anno della fiera permetterà inoltre di scoprire “dal vivo” la maestria di chi ancora oggi tramanda con passione alcune arti tipiche della cultura salentina: nei giorni di manifestazione il complesso abbaziale ospiterà infatti alcune lezioni di tre laboratori pratici* (vedi box in fondo), rivolti a tutti e dedicati alla lavorazione dei cesti, del tombolo e della terracotta. I visitatori potranno vedere all’opera gli abili artigiani che terranno gli incontri, nonché i partecipanti impegnati nell’apprendimento delle tecniche base. In occasione dell’evento, sarà anche possibile visitare – in autonomia o partecipando a una visita guidata, a orario fisso – il complesso abbaziale con i suoi mille anni di storia, racchiusi nella sua doppia anima di luogo di culto e masseria storica.