22 Gen 2025
GALLIPOLI NEL REGISTRO DEI RITI DEL FUOCO DELLA REGIONE PUGLIA
Il Sindaco Stefano Minerva: “Questa tradizione non è solo un evento folkloristico, ma un vero e proprio patrimonio immateriale che racconta la storia, la devozione e l’identità del nostro territorio”
Il Comune di Gallipoli ha ufficialmente ottenuto l’iscrizione nel registro dei Riti del Fuoco della Regione Puglia. Questo importante riconoscimento rappresenta un passo fondamentale per la tutela e la valorizzazione della tradizione legata ai riti del fuoco, un patrimonio culturale che affonda le radici nella storia e nell’identità della comunità. Il Registro dei Riti del Fuoco è stato istituito dalla Regione Puglia con l’obiettivo di preservare, promuovere e sostenere manifestazioni, eventi e tradizioni culturali che utilizzano il fuoco come elemento simbolico o pratico. Gli obiettivi principali di questo registro sono tutelare e valorizzare le tradizioni legate ai riti del fuoco, comprese feste religiose, culturali e popolari, promuovere gli eventi e le pratiche che coinvolgono il fuoco quale simbolo nelle diverse forme e significati e sostenere le comunità locali nell’organizzazione di questi eventi, favorendo la diffusione della conoscenza delle tradizioni.
L’iscrizione del Comune comporta numerosi vantaggi, tra cui l’accesso a finanziamenti, contributi e supporto tecnico per l’organizzazione dell’evento e una maggiore visibilità e valorizzazione a livello regionale e nazionale, che contribuirà a far conoscere la tradizione anche oltre i confini locali.
Il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, ha espresso grande entusiasmo per l’importante traguardo raggiunto, sottolineando il valore culturale e identitario che i riti del fuoco rappresentano per la comunità: “L’iscrizione nel Registro è un risultato straordinario che premia il lavoro di squadra e il forte senso di appartenenza della nostra città. Questa tradizione non è solo un evento folkloristico, ma un vero e proprio patrimonio immateriale che racconta la storia, la devozione e l’identità del nostro territorio. È un elemento che unisce generazioni e che ci permette di mantenere vivo il legame con le nostre radici”.
Anche il vicesindaco Tony Piteo ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, sottolineando l’importanza di questo riconoscimento per la comunità gallipolina: “Questo risultato rappresenta una tappa cruciale per la nostra comunità: ottenere l’iscrizione era inoltre una condizione necessaria per accedere ai bandi regionali e poter così beneficiare di risorse economiche fondamentali per la crescita e la promozione dell’evento. Il percorso che ci ha portato fino a qui non è stato semplice, poiché la raccolta del materiale necessario per la candidatura ha richiesto un lavoro lungo e meticoloso. Molte delle attività legate ai riti del fuoco, infatti, sono state per anni manifestazioni spontanee, tramandate oralmente di generazione in generazione, senza una documentazione ufficiale. È stato necessario un grande impegno nel reperire articoli di giornale, fotografie storiche, testimonianze dirette e documenti ufficiali che potessero attestare la continuità e l’importanza di questa tradizione per la nostra città”.
Piteo ha poi voluto esprimere un sentito ringraziamento a tutti coloro che, con passione e dedizione, hanno contribuito a mantenere viva questa tradizione nel tempo: “Un grazie speciale va a tutte le persone che, negli anni, hanno fatto di questo rito una vera e propria tradizione, tramandando saperi e usanze con amore e senso di appartenenza. È grazie a loro se oggi possiamo celebrare questo riconoscimento, che rappresenta non solo un premio al nostro passato, ma anche uno stimolo per il futuro”.
Il vicesindaco ha infine evidenziato quanto questo traguardo testimoni l’impegno dell’amministrazione nel valorizzare e tutelare le tradizioni locali: “L’iscrizione al Registro dei Riti del Fuoco è la chiara dimostrazione di quanto l’amministrazione tenga alle proprie radici culturali e di quanto sia determinata a garantire la loro salvaguardia e promozione per le future generazioni”.