25 Nov 2024
Giampaolo: «La squadra si è allenata col piglio giusto, bisogna avere coraggio»
Sarà Venezia-Lecce a chiudere questa sera il turno di Serie A. Della gara ha parlato Marco Giampaolo, allenatore dei giallorossi, che proprio al Penzo esordirà sulla sua nuova panchina.
Il suo stato d’animo?
È passato un po’ di tempo però è come se non fossi mai uscito dal campo. È stato come riprendere la bicicletta
Che tipo di squadra vedremo?
Ho recuperato 5-6 calciatori solo giovedì. Con la squadra al completo abbiamo fatto due allenamenti. Con i calciatori rimasti in sede qualcosa ho capito in più rispetto a quanto ne sapessi prima. La squadra si è allenata col piglio giusto. Ci sono tante cose da fare ma il tempo non si può comprare. Devo dare meno nozioni possibili ai calciatori altrimenti si rischia di fare confusione. Per stare bene in campo bisogna lavorare sul campo. Poi bisogna metterci determinazione, voglia, consapevolezza che sarà una partita importante, professionalità, rispetto del proprio lavoro. Voglio una partita di sostanza, poi non tutto si può prevedere in una partita. Penso che si debba alzare la percentuale di possesso palla perché ti permette di alleggerire e avere un po’ di consapevolezza. Abbiamo lavorato su questo aspetto. Se c’è un dettaglio che mi piacerebbe vedere questa sera è assumersi responsabilità, aver coraggio, fare un passaggio in più e non regalare il pallone. Devo ancora capire qualcosa. Ci sono ragazzi che hanno giocato poco ma mi hanno soddisfatto per caratteristiche. Ho comunque pochissimi elementi per giudicare.
Il suo pensiero sulla squadra di Di Francesco:
Gioca bene. Ha idee chiare. In fase di possesso palla sa quello che vuole. Contro l’Inter perderà 1-0 e all’ultimo minuto ha giocato anzichè buttare la palla. Questo la dice lunga sulla mentalità che l’allenatore ha trasferito alla sua squadra.
Su Dorgu:
Credo che possa fare entrambe le cose come la maggior parte dei giocatori, come Pierotti. Banda magari gioca meglio a sinistra, così come Sansone. Oudin magari gioca meglio a destra.
di Adriana Greco