22 Lug 2012
GIOAS RE DI GIUDA: ORATORIO DI MICHELE ARDITI A PRESICCE IL 27 LUGLIO
Una rara occasione offerta nel Salento per approfondire un aspetto della musica sacra barocca italiana in un collage di preparazione filologica e tecnica messe a servizio di una convinzione e un entusiasmo notevoli.
Parliamo del prossimo appuntamento del Festival “La voce degli Angeli” il cui programma, così vario e articolato, colloca questa III edizione tra gli eventi del Conservatorio Tito Schipa di Lecce, più seguiti nel Salento.
Il Festival, gode anche del patrocinio della Provincia di Lecce, del Comune di Casarano e di Presicce, dalla FIDAPA e dai LIONS di Casarano, in collaborazione con l’Associazione Photosintesi e Serafino – Apulia – Incoming Operator.
Venerdì 27 luglio alle ore 21,00 nel Cortile del Palazzo Ducale di Presicce, sarà la volta dell’Oratorio Gioas, re di Giuda del salentino Michele Arditi.
Eseguirà l’“Accademia dei Serenati”, diretto da Lucia Rizzello – ensemble che vanta un’esperienza decennale nell’esecuzione filologica di opere del periodo medioevale, rinascimentale, e barocco con strumenti d’epoca – e affiancherà Emma e Felix Scott-Copeland, madre e figlio sia nella vita che sulla scena.
L’ensemble strumentale è formato per l’occasione da Luigi Bisanti (Flauto traversiere I), Valentina Longo (Flauto traversiere II), Donato Semeraro (Corno I), Vitalba Siliberti (Corno II), Doriano Longo (Violino I), Gabriella Manca Violino II, Maria Antonietta Losito Viola, Maurizio Ria Violone, Luca Tarantino Tiorba, Sergio De Blasi Basso continuo al Cembalo.
Felix, voce bianca e fanciullo cantore del coro della Cattedrale di Oxford, impersonerà il protagonista-bambino Gioas: eseguirà due arie solistiche e una in duo con la madre; Emma, soprano, eseguirà invece, nel ruolo di Sebìa, tre arie solistiche.
In questa prima rappresentazione in tempi moderni, Gioas re di Giuda, vede la collaborazione di due figure di spicco della cultura salentina: il musicologo Sergio De Blasi, autore del saggio L’ intelligenza musicale di Michele Arditi, che introdurrà la serata e il prof. Gino Pisanò personalità di riferimento per la consulenza storica dello spettacolo.
“Gioas re di Giuda” rappresenta, drammaturgicamente, in modo innovativo il mistero della fede. Si tratta di un’opera senza scene, né costumi che pone al centro il giovane Gioas, un personaggio secolare.
La proposta di Lucia Rizzello è quella di offrire all’ascolto non un semplice florilegio di musiche, ma percorsi musicali costruiti con una struttura tematica in modo da unire coerentemente ricerca musicologica e godibilità d’ascolto.
Scritto nel 17676 su testo di Metastasio, “Gioas re di Giuda”, è la prima fatica musicale dei Michele Arditi, musicista e letterato salentino, (Presicce 1746 – Napoli 1838).
“Dalle sue opere possiamo desumere il suo brillantissimo estro musicale, pari a quello di letterato, filosofo, giurista e storico che fanno di lui uno dei personaggi di spicco dell’Illuminismo meridionale…” dichiara Sergio De Blasi, nel saggio “L’intelligenza musicale di Michele Arditi”.
Formatosi presso il Seminario di Lecce, l’Arditi tra il 1762 e il 1764 approfondì gli studi filosofici a Napoli presso l’Abate Genovesi, intraprendendo, nello stesso tempo, quelli giuridici.
Allievo dal 1769 di Niccolò Jommelli, realizzò quest’azione scenica, misurandosi con altri altri artisti, del calibro del suo maestro Jommelli, Boccherini e J Ch. Bach.
Molti sono i suoi carteggi con uomini di cultura, artisti, sovrani, conservati presso varie biblioteche private; di notevole importanza è la sua corrispondenza con Antonio Canova, tra i due vi era una grandissima stima, al punto che le ceneri di Arditi sono conservate nella Chiesa di San Ferdinando, a Napoli, in un mausoleo di marmo opera del grande scultore.
Ultimo appuntamento in cartellone “I Maestri di Musica” il prossimo sabato 13 ottobre con il basso Vittorio Prato presso il Teatro Filograna di Casarano.