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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DANZA, IL 29 APRILE SI CELEBRA LA RICORRENZA PROMOSSA DAL COMITATO DELLA DANZA DELL’INTERNATIONAL THEATRE INSTITUTE – UNESCO

Per la 43esima edizione il Messaggio Internazionale è firmato dal ballerino e coreografo Mikhail Baryshnikov

Anche quest’anno, il 29 aprile ricorre la Giornata Internazionale della Danza, promossa dal Comitato della Danza dell’International Theatre Institute – UNESCO, il principale partner dell’UNESCO per le arti performative. Dal 1982 questa giornata celebra la danza, il suo valore e la sua importanza come forma d’arte e come elemento fondamentale per la conoscenza e per la crescita degli uomini, delle donne e dei popoli. Dalla sua istituzione, il Comitato della Danza e l’International Theatre Institute selezionano un’importante personalità della danza, invitata a condividere le proprie riflessioni in quello che viene chiamato “il messaggio internazionale”. 

Il 2025 vede il ballerino e coreografo Mikhail Baryshnikov come l’autore del Messaggio alla comunità artistica.  Questo testo è tradotto in molte lingue dai numerosi Centri nazionali dell’International Theatre Institute e ne viene data lettura nei luoghi di cultura e di aggregazione umana in tutto il mondo. 

In Italia, la Giornata viene ufficialmente curata dal Centro Italiano dell’International Theatre Institute – ITI UNESCO, che ha sede presso Astràgali Teatro a Lecce, presieduto da Fabio Tolledi, già Presidente dello European Regional Council dello stesso ITI -UNESCO.

Il messaggio è già stato condiviso sui seguenti siti:

https://www.iti-worldwide.org/danceday.html

https://spettacolo.cultura.gov.it/giornata-internazionale-della-danza-29-aprile-2025

MESSAGGIO PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DANZA 2025 DI MIKHAIL BARYSHNIKOV

Si dice spesso che la danza può esprimere l’indicibile. Gioia, dolore e disperazione diventano visibili; espressioni incarnate della nostra comune fragilità. In questo modo, la danza può risvegliare l’empatia, ispirare gentilezza e suscitare il desiderio di curare anziché di fare del male.

Soprattutto ora che centinaia di migliaia di persone soffrono la guerra, attraversano sconvolgimenti politici e insorgono per protestare contro le ingiustizie, una riflessione onesta è vitale. È un fardello pesante da affidare al corpo, alla danza, all’arte. Eppure, l’arte è ancora il modo migliore per dare forma al non detto, e possiamo iniziare chiedendo a noi stessi: Dov’è la mia verità? Come onoro me stesso e la mia comunità? A chi rispondo?

Mikhail Baryshnikov

Traduzione dall’inglese: Flavia Antico / Centro Italiano dell’International Theatre Institute

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