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Gli scienziati scoprono il collegamento tra PFAS e cancro alla tiroide

Ricercatori provenienti dai Paesi Bassi e dagli Stati Uniti hanno trovato un legame tra l’esposizione ad alcune varianti PFAS e il cancro alla tiroide. Hanno confrontato il plasma sanguigno di 88 persone affette da cancro alla tiroide con il plasma di pazienti sani e hanno scoperto che diversi tipi di PFAS comportano un rischio maggiore per questa forma di cancro. Secondo il professor Roel Vermeulen dell’Università di Utrecht, anch’egli coinvolto nello studio, la ricerca arriva “in un momento importante”. Tra due settimane, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) discuterà la questione in che misura i PFAS debbano essere considerati cancerogeni. “Il risultato di questo studio è un’informazione importante per questa valutazione”, afferma Vermeulen. La consulenza dell’agenzia può a sua volta influenzare la politica sui PFAS. Lo studio è stato condotto dalla ricercatrice olandese Maaike van Gerwen, che lavora per la Icahn School of Medicine del Mount Sinai Hospital di New York. Insieme ai suoi colleghi, ha calcolato che una delle sostanze chimiche studiate, chiamata n-PFOS, aumenta di oltre la metà il rischio di cancro alla tiroide se questa sostanza è presente in alte concentrazioni nel plasma sanguigno. Cosa sono i PFAS? PFAS sta per sostanze per- e polifluoroalchiliche. Questa categoria, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, comprende sostanze chimiche difficilmente degradabili nell’ambiente e da tempo associate al cancro, all’aumento del colesterolo e ai problemi riproduttivi.

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