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Gotti verso la Roma con nuove prospettive e soluzioni 

Le parole del tecnico giallorosso in vista del match di lunedì al Via del Mare 

Subito dopo Pasqua, il lunedì di paquetta alle ore 18 il Lecce scende in campo contro la Roma. Le parole in conferenza stampa del tecnico Luca Gotti.

Quanto pensa ora di aver conosciuto la squadra?

“Credo più che i giocatori abbiano conosciuto me. Io non ho la presunzione di dire di aver capito tutto. In ogni giorno colgo dei particolari che poi diventano importanti. In questa sosta abbiamo lavorato con un gruppo ristretto implementato dai ragazzi della primavera, a cui faccio i complimenti per il successo contro l’Inter. Ho lavorato sia in campo sia fuori, quindi ho rivisto partite e atteggiamenti, sia in casa sia fuori”.

Che soluzioni ha provato?

“Diverse soluzioni, cambiando ruoli e testando alcune cose. Ho provato a modificare l’assetto. La premessa è questa: mi sono fatto l’idea che ci siano tanti giocatori su livelli simili ma con caratteristiche diverse. Spesso il rendimento è analogo ma le caratteristiche sono diverse. Ogni partita ci richiede determinate caratteristiche. A Salerno bisognava vincere ad ogni costo e l’atteggiamento dei ragazzi mi è piaciuto molto. Ho cercato nuovi ingredienti. Ho lavorato sul consolidamento del possesso”.

Si può pensare di riproporre Piccoli esterno?

“Ci ho ragionato e ho valutato diverse opzioni. Ho spostato giocatori in varie parti del campo”.

Come si lavora sulla fase difensiva?

“Nella mia esperienza ho allenato formazioni di medio-bassa classifica, situazioni in cui si deve fare di necessità virtù. Il Lecce ti permette di scegliere dove aggredire l’avversario in determinati momenti della partita. Ho lavorato tantissimo in questi giorni sui calci da fermo, su alcune sfumature. A Salerno abbiamo sofferto su situazioni successive al calcio da fermo. Questi sono piccoli aspetti, ma sommati diventano grandi”.

Oudin potrebbe cambiare ruolo?

“L’ho provato, a me piace. La gente che sa giocare a calcio la voglio sempre in campo. Poi a Salerno non siamo riusciti ad utilizzarlo, così ho preferito giocatori diversi. Di volta in volta provo a pensare alla soluzione migliore”.

Il Lecce ha subito tanti gol su palla inattiva.

“20, perché ci sono gol che prendi su seconda o terza palla. Da una parte ho cercato di salvare il percorso fatto con l’altro allenatore, da linea a castello. Cerco di non toccare le sicurezze dei ragazzi. A uomo o a zona ci sono pro e contro. Entrare dentro le cose è stato uno dei temi forti di queste settimane”.

Come sta Banda?

“Piano piano si è avvicinato al gruppo. Il ragazzo ha iniziato a sorridere, mi sembra si sia avvicinato molto al gruppo, domani gli aggiungerò qualcosa e farò valutazioni. Sansone ha una piccola gastroenterite, non mi preoccupa nell’ottica di lunedì”.

Che clima si respira?

“I tre punti di Salerno aiutano a considerare ogni partita un’occasione. Via del Mare sold-out è una spinta non da poco. Giochiamo questa partita come se fosse un’opportunità”.

C’è qualche elemento della Primavera che l’ha colpita maggiormente?

“Tanti giocatori sono andati fuori, alcuni non li ho visti. In mezzo al campo Kaba è una discreta perdita per caratteristiche, ma abbiamo giocatori. Berisha è un giovane che ha avuto poco spazio e a me sta piacendo tanto”.

Che prospettive ha Dorgu?

“Mi sono riguardato le sue partite con l’U21 danese. Da laterale difensivo ha fatto tantissima fase offensiva. Mi son sentito con il suo allenatore e loro ripongono grande fiducia nel futuro di questo ragazzo”.

di Adriana Greco 

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