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IL 22 AGOSTO LA “COMPAGNIA STABILE ASSAI” DI REBIBBIA IN SCENA A CASALABATE CON LO SPETTACOLO PROMOSSO DALLA CPO PROVINCIALE

Detenuti, ex detenuti e attori in scena nel Salento per accendere i riflettori sul fenomeno carcerario e sensibilizzare su pari opportunità e diritti civili con un evento realizzato grazie ad AICS – Comitato provinciale di Lecce, in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità della Provincia di Lecce e la Pro Loco di Casalabate e con il patrocinio di Provincia di Lecce, Comuni di Trepuzzi e Squinzano, Ordine degli Avvocati di Lecce e Associazione Antigone.

Domani, giovedì 22 agosto, alle 21.30, in Piazza Lecce, a Casalabate, la storica Compagnia Stabile Assai salirà sul palcoscenico con lo spettacolo “Fiumi di Parole – Dal Tevere al Missisipi”, scritto e diretto da Antonio Turco, responsabile delle attività culturali presso la Casa di reclusione di Rebibbia.

Gli attori Giovanni Arcuri, Tamara Boccia, Massimiliano Anania, Nicolò Ayroldi, Angelo Calabria saranno accompagnati dai musicisti Massimiliano Anania, Mario Donatone, Roberto Turco, Sandro Podda, Oreste Ferrazza, Margherita Musto e Marco Abbondanzieri.

Nel corso della serata, inoltre, la presidente della Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce Anna Toma consegnerà una targa al regista ed autore teatrale Antonio Turco “in segno di gratitudine per aver regalato, attraverso il teatro, a uomini e donne, bellezza e speranza nel futuro”.

Attiva da luglio 1982, la Compagnia Stabile Assai è formata da detenuti e da detenuti semiliberi, che fruiscono di misure premiali, oltre che da operatori carcerari e da musicisti professionisti. In oltre 40 anni di attività, ha vinto due volte il Premio Troisi e ha ottenuto due medaglie d’oro dalla Presidenza della Repubblica. Si è esibita per 10 anni al Teatro Parioli (Maurizio Costanzo è stato presidente onorario della Compagnia dal 2008 al 2018) e nei maggiori teatri italiani, oltre che in moltissime università e licei e in decine di contesti perifericiI testi degli spettacoli sono inediti, scritti con la collaborazione di tutti i detenuti.

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