11 Mag 2015
IL 61° STORMO CAMBIA LO STEMMA DI REPARTO
Si è tenuta presso l’aeroporto militare di Galatina la cerimonia di presentazione del nuovo stemma della Scuola di Volo salentina.
Domenica 10 maggio, presso l’aeroporto “Fortunato Cesari” di Galatina, ha avuto luogo la cerimonia di “cambio di stemma” del 61° Stormo. L’evento, riservato al personale, militare e civile, che a vario titolo ha prestato servizio presso l’aeroporto militare salentino, si è concluso con una manifestazione aerea che ha visto esibirsi, oltre ai velivoli in dotazione al Reparto, gli “addestratori” che hanno fatto la storia dello Stormo, il T6 “Texan”, il Fiat G59, l’MB326 e le “Frecce Tricolori”, la nostra Pattuglia Acrobatica Nazionale.
La cerimonia è stata presieduta dal Generale Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Presenti anche il Generale Franco Girardi, Comandante delle Scuole dell’AM. e numerose autorità civili e militari.
L’adozione del nuovo stemma si è resa necessaria in quanto con il mutare dei compiti assegnati al Reparto addestrativo salentino, nel frattempo divenuto Scuola Internazionale per piloti destinati ai velivoli “jet”, è nata l’esigenza di ricercare un’immagine più coerente con la “mission” e con le attuali attività svolte dalla Scuola: è stato pertanto individuato, quale nuovo stemma quello della Scuola Caccia di Castiglione del Lago, già in uso dai primi anni ‘30. Il “pinguino”, uccello che non è in grado di volare e che nel gergo aeronautico identifica spesso il novizio o l’allievo, ha lasciato quindi il posto all’aquila ad ali raccolte a protezione simbolica dei giovani aquilotti che ben si attaglia al motto che identifica la missione dello Stormo “per l’ampio spazio a saettar insegno”.
Per il Colonnello Paolo Tarantino, Comandante del 61° Stormo, “lo scoprimento del nuovo emblema è un evento memorabile e fortemente simbolico che coincide con un periodo di grande trasformazione e di forte crescita per il reparto. Un’azione di cambiamento radicale e imprescindibile, che fa tesoro di tutto quello che in questi anni si è costruito e lo pone a fondamento, quale bene prezioso, di tutte le scelte future, con l’obiettivo e il dovere di guardare avanti verso mete sempre più ambiziose”.