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Il Cardinale Panico protagonista a DIALOGOS con il libro di Salvatore Coppola “Fortiter in Re, Suaviter in Modo”

Secondo appuntamento della rassegna Dialogos, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Poggiardo, con Salvatore Coppola che, sabato 28 marzo alle 10.30 nel Palazzo della Cultura di Poggiardo, presenta il libro “Fortiter in re, suaviter in modo (Monsignor Giovanni Panico, il diplomatico salentino al servizio della Santa Sede negli anni di Pio XI)”.

L’opera viene ad aggiungere un nuovo importante tassello per la conoscenza della vita del cardinale Panico. L’autore, infatti, attraverso le carte dell’Archivio Segreto Vaticano, ci consente di conoscere quanto Panico ha fatto nell’interesse della Santa Sede e della religione cattolica nella sua qualità di addetto alla Nunziatura e incaricato d’affari in Colombia (1923-1926), segretario di Nunziatura a Buenos Aires (1926-1931) e incaricato d’affari a Praga e a Monaco di Baviera tra la primavera del 1931 e l’intero 1935.

Panico è un nome molto conosciuto nel Salento soprattutto per l’Ospedale che egli ha voluto realizzare nella sua Tricase; è meno conosciuto, invece, per la sua attività diplomatica che si è sviluppata dal 1923 al 1962; dopo l’esperienza cecoslovacca, egli è stato delegato apostolico in Australia (1936-1948), nunzio in Perù (1948-1954), delegato apostolico in Canada (1954-1959) e di nuovo nunzio in Portogallo fino al febbraio 1962 quando fu incoronato cardinale da papa Giovanni XXIII.

In questo libro Coppola si sofferma sull’esperienza maturata da Panico nei primi anni della sua carriera diplomatica (1923-1935), rinviando eventualmente ad altro lavoro (quando saranno consultabili gli archivi di Pio XII) la trattazione del successivo periodo. Nonostante tale limitazione temporale, è stato possibile tracciare un profilo molto interessante dell’azione di Panico in Colombia (dove si è impegnato soprattutto per lo sviluppo delle attività missionarie a favore degli Indi), in Argentina (dove ha contribuito a fondare l’Azione cattolica), in Cecoslovacchia, Baviera e Saar.

Sono particolarmente interessanti le esperienze maturate a Praga e a Monaco di Baviera, oltre che nella Saar, dove Panico ha svolto il delicato compito di “osservatore” della Santa Sede in occasione del plebiscito che il 13 gennaio del 1935 avrebbe deciso le sorti di quella regione, in un momento particolarmente delicato per l’Europa, minacciata dalla politica nazista.

Nella Baviera minacciata nella sua secolare autonomia politica e religiosa da Hitler, Panico, che per alcuni mesi resse la Nunziatura in qualità di incaricato d’affari tra il 1932 e il 1933, ha dimostrato di comprendere meglio e più di altri autorevoli rappresentanti della Chiesa tedesca la pericolosità insita nell’ideologia nazionalsocialistica e a prevedere che, dopo le organizzazioni socialcomuniste, anche quelle cattoliche sarebbero state minacciate. A Praga, dove il nazionalismo che divideva Cechi, Slovacchi e minoranza tedesca metteva in pericolo la stessa esistenza della giovane democrazia, egli, incaricato d’affari dopo l’allontanamento del nunzio da parte del governo, si impegnò per favorire l’unità dei cattolici delle diverse nazionalità e per orientarli a collaborare con i socialdemocratici in funzione antinazista.

La sua azione è stata caratterizzata da una non comune capacità di coltivare i rapporti con le istituzioni dei paesi in cui ha operato dimostrando affabilità di carattere e gentilezza nei modi (che gli hanno consentito di superare situazioni complesse e difficili), pur mantenendo fermi i principi e le idee nella difesa delle posizioni della Santa Sede. Nelle pagine finali del libro, Coppola ha inserito un’Appendice che ci testimonia dell’impegno umanitario di Panico a favore dei prigionieri italiani (e non solo) e degli internati rinchiusi nei campi di concentramento australiani. il libro è stato pubblicato grazie al sostegno dela Pia Fondazione di Culto e Religione “Card. G. Panico” e dei familiari dello stesso Panico.

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