4 Gen 2024
“Il segmento religioso per un Giubileo turistico nel Salento”
Esattamente un anno fa abbiamo fatto esperienza di un importante e stimolante confronto sulle
nuove prospettive di promozione del turismo salentino, con riguardo ai segmenti culturale e
religioso. Lo abbiamo fatto insieme nel salone dell’episcopio di Piazza Duomo a Lecce, ospiti
dell’arcivescovo Michele Seccia, nel cuore della città d’arte e nel centro esatto delle nuove
politiche di sviluppo del territorio. Il vescovo infatti portò alla nostra attenzione la preziosa e
proficua esperienza del progetto Leccecclesiae che ha consentito di creare in breve tempo un
circolo virtuoso di meccanismi di fruizione e gestione di beni di proprietà ecclesiastica, ma come
sempre di interesse pubblico, universale.
I luoghi che ogni anno centinaia di migliaia di persone vengono a visitare e che rappresentano, per
noi e per tutti, le immagini cardinali dell’iconografia turistica del Salento.
È un modello ormai acquisito e forse meritevole di ulteriori specificazioni e contributi, ecco perché
andrebbero approfonditi e condivisi profili di nuova portata progettuale.
Chiese, palazzi, luoghi della fede e di pellegrinaggio costituiscono i capisaldi di un patrimonio
culturale che offre sorprendenti analogie con le imminenti celebrazioni del Giubileo del prossimo
anno a Roma. Emerge una naturale corrispondenza tra i luoghi ultimi dell’itinerario cristiano e i
luoghi primi, ovvero il percorso di cristianizzazione che dalla Palestina del primo secolo si è
concluso a Roma attraversando le asperità della penisola salentina, da Leuca (la bianca porta
dell’Occidente secondo Pedrag Matveievic) alle sponde imperiali del Tevere.
Può esserci allora un effetto di incatenamento tra il Giubileo, universalmente considerato, e un
Giubileo locale, dove sul piano compositivo il turismo religioso diviene occasione e opportunità,
attraverso molteplici e interconnesse modulazioni artistiche, architettoniche e sociali.
Sforzarsi di studiare un modello accessibile è non solo plausibile ma necessario, e allora può essere
utile riconnettersi al ruolo di guida che la Camera di Commercio e la Provincia di Lecce hanno già
avuto in un recente passato, premiando nella scelta di un coordinamento gli sforzi fatti e
l’impegno dimostrato in questi ultimi tempi a fianco dei GAL per una maggiore consapevolezza e
una crescita razionale del nostro territorio.
Non prima di aver interessato, coinvolto e riunito le Chiese locali, quelle che appartengono alla
provincia ecclesiastica di Lecce, ovvero la sede metropolitana e quelle suffraganee di Otranto,
Brindisi-Ostuni, Nardò-Gallipoli e Ugento-Santa Maria di Leuca.
G A L T E R R A D ’ A R N E O S . c . a r . l .
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Questo, a nostro avviso, il passo da compiere, per uno sviluppo turistico meno effimero e più
concreto, e probabilmente molto più fecondo per tutti.