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“Istamina oltre i limiti consentiti”, richiamato un lotto di filetti di acciughe del Mediterraneo a marchio Triglia

Il ministero della Salute oggi ha pubblicato sul sito del dicastero nella pagina dedicata alle allerte alimentari nella sezione “Avvisi di sicurezza”, il richiamo a scopo precauzionale dagli scaffali dei negozi di un lotto di filetti di acciughe del Mediterraneo a marchio Triglia. Il motivo del richiamo è la presenza di istamina oltre i limiti consentiti, che mette a rischio di sindrome sgombroide consumatori e consumatrici. Il prodotto segnalato è venduto in vasetti di vetro da 140 grammi con il numero di lotto L24/148 e il TMC del 27/11/2025. I filetti di acciughe richiamati sono stati prodotti dall’azienda Iconsitt Srl (IT455CE) nello stabilimento attivo sito nella frazione Aspre, a Bagheria, nella città metropolitana di Palermo, in via Sant’Isidoro n° 20. L’istamina è un composto azotato ampiamente diffuso nell’organismo ma che in  alte concentrazioni negli alimenti può scatenare problemi a chi lo assume. Questa dipende dalla ricchezza in amminoacidi liberi e dalla presenza di determinati microorganismi. L’esempio più caratteristico di cibo ricco di istamina è proprio il conservato troppo a lungo e/o in maniera inopportuna. Nel pesce, la formazione di istamina è riconducibile in parte a fenomeni conseguenti alla morte dell’animale ma spesso alla proliferazione di germi  che hanno contaminato le carni. Pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, invita chiunque avesse acquistato questo prodotto a non consumarlo e restituirlo al punto vendita di acquisto o all’ufficio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.

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