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La cultura vince la paura

Prosegue l’impegno del Polo biblio-museale di Lecce, tra progettualità e sicurezza di visitatori e utenti.

Cultura come forma di resistenza ai tempi del Covid-19.

Dopo un’estate assolutamente intensa di idee, progetti, appuntamenti e riscontri speciali di pubblico in totale sicurezza, secondo le normative anti-Covid – 25.276 presenze e ingressi agli eventi del progetto Extra Convitto in Biblioteca Bernardini, 6.000 ingressi al Museo Castromediano e 900 a Palazzo Comi di Lucugnano –, prosegue l’impegno del Polo biblio-museale di Lecce per dare un contributo di valore al bisogno di fiducia e rassicurazione, puntando sulla condivisione e la identità culturale.

Nostro obiettivo primario era creare comunità, ridando speranze, sorrisi e spazi da vivere dopo i mesi primaverili di chiusura. E, attraverso un’agenda fitta di presentazioni di libri, concerti, teatro, mostre d’arte contemporanea e di fotografie, visite guidate alle collezioni archeologiche e al museo della stampa, reading, importanti festival – tra cui il Festival del cinema francese – e molto altro, abbiamo supportato la straordinaria energia che quotidianamente ha animato l’impegno di associazioni, operatori culturali, artisti, studenti e naturalmente cittadini e turisti da giugno a questi giorni hanno abitato i luoghi del convitto Palmieri, il collegio Argento e Palazzo Comi, anche grazie alla collaborazione tra Polo e Provincia di Lecce.   

Le dinamiche di partecipazione hanno attivato ulteriori momenti di confronto, strutturando un nuovo protagonismo giovanile e pratiche di partecipazione attiva. Non solo numeri, quindi, ma un esercizio della cittadinanza attraverso la cultura. 

Gli spazi pubblici sono luoghi di mediazione sensibile tra pubblico e privati, spazi neutrali, spazi di libertà creativa. È una vera e propria rivoluzione concettuale quella a cui abbiamo assistito, un nuovo modo di vivere le biblioteche e i musei, un modo partecipativo, condiviso, un modo che ha reso quei luoghi, pubblici, casa. Commovente il senso vero di comunità che si è respirato, di integrazione di culture, di scambio, di dono, di cura che tutti, dagli organizzatori di eventi ai partecipanti hanno avvertito.

Per Loredana Capone: “Cooperare vuol dire rimboccarsi le maniche, insieme; lo abbiamo fatto tutti, più che mai in questo periodo così complesso. L’hanno fatto le istituzioni, Regione e Provincia, dialogando costantemente; e l’hanno fatto gli operatori culturali e bibliotecari; i custodi, le associazioni culturali e tutti coloro che in questi mesi si sono impegnati per fare della biblioteca e del museo due epicentri della vita culturale e sociale di un intero territorio”.

“Sottolineo l’importanza per ogni Istituzione, a partire della Provincia di Lecce, di investire ogni sforzo nella direzione del potenziamento delle politiche culturali intese come strumento di emancipazione.
Cittadinanza è soprattutto esercizio di consapevolezza nel rapporto con l’altro.
Ecco perché ogni paura può venir meno se la si affronta insieme e con coscienza”
, commenta Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce.

La cultura che fa vincere la paura. La cultura come antidoto alla paura, alle paure. La cultura come forma di resistenza ai tempi del Covid. La cultura quella dei libri, quella delle mostre, dei contenuti ma anche e soprattutto la cultura dell’incontro.

Centinaia le iniziative che, in pochi mesi, dalla piazzetta Carducci agli spazi del Museo Castromediano alla piazzetta di Palazzo Comi a Lucugnano hanno coinvolto migliaia e migliaia di fruitori che da ospiti sono diventati abitanti, attori, da stranieri sono diventati famiglia. 

Dedicate all’inclusione, alla partecipazione continua e alla fruizione in sicurezza, sono le novità degli ultimi tempi: 

–      l’avvio dell’app Io Prenoto, sviluppata da DM Cultura: un sistema di prenotazione digitale che consente all’istituzione culturale di gestire, in modo facile e veloce, il flusso di visitatori, ottimizzando gli accessi;

–      l’operatività del portale Bibliando, dove sono già disponibili oltre 550.000 titoli di ebook free o da prendere in prestito; sulla piattaforma è possibile anche la prenotazione della postazione studio in sala lettura o la prenotazione di un libro e la possibilità di ricevere anche online documenti digitalizzati, accedere a numerosi contenuti multimediali quali film, app, musica, giochi e usufruire dei numerosi contenuti e approfondimenti caricati dal Polo biblio-museale;

–      è inoltre sempre attivo il servizio di messaggistica WhatsApp al numero della biblioteca 0832.37.35.76 per consulenze, iscrizioni, prestiti, richieste e supporto che riscontra giornalmente ancora decine e decine di contatti e che permette di instaurare rapporti di socialità e vicinanza con tutti gli utenti. 

L’impegno in presenza prosegue attraverso visite guidate contingentate e accesso ordinario di pubblico per le sale studio e i prestiti bibliotecari. 

Termometri, mascherine, igienizzanti e costanti controlli del contingentamento consentiranno a chi vorrà venirci a trovare di visitare al Museo Castromediano: 

–      Sta come torre. Mostra d’arte contemporanea a cura di Paolo Mele, con opere di Luigi Presicce, Pamela Diamante, Lucia Veronesi, Coclite/De Mattia, Elena Bellantoni e Gabriella Ciancimino (fino al 29 novembre);

–      Fernando De Filippi. Arte, a cura di Brizia Minerva e Lorenzo Madaro (fino al 29 novembre);

nell’ex chiesa di San Francesco della Scarpa: 

–      Home Landscape, su progetto di Francesco Spada (fino al 5 gennaio);

nella biblioteca Bernardini le mostre fotografiche:

–      Dreamers di Darcy Padilla; Migrayes di Mauro Raffini e Frigole di ArgentoVivo.

e naturalmente le collezioni archeologiche del Museo Castromediano e della Fabbrica delle parole, il museo dell’arte della stampa allestito nel Convitto Palmieri.

Per l’ingresso alle mostre si consiglia di prenotare, telefonando al numero 0832.37.35.72, mandando un messaggio whatsapp al numero 0832373576 o scrivendo a

museocastromediano.lecce@regione.puglia.it.

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