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LA GIURIA DEL CONCORSO INTERNAZIONALE POSTER FOR TOMORROW A LECCE PER IL FESTIVAL CONVERSAZIONI SUL FUTURO

Venerdì 23 ottobre al Convitto Palmieri di Lecce saranno svelati i cento poster vincitori e i dieci lavori più rappresentativi tra gli oltre 6mila inviati da tutto il mondo sul tema “Fake News”. La giuria, coordinata da Hervè Matine, graphic designer, art director e fondatore di Poster for Tomorrow, composta da cinque donne e cinque uomini, ospita, tra gli altri, l’artista cinese Yang Liu, autrice della campagna visiva di questa edizione, il designer Armando Milani, l’architetto Marco Rainò e altri illustratori, attivisti, designer e creativi.L’artista cinese Yang Liu, il designer Armando Milani, una delle più importanti figure internazionali della grafica italiana, l’illustratrice Chiara Morra, l’illustratore, art director e graphic designer Francesco Poroli, l’esperta in comunicazione, digital strategist e attivista per la parità di genere e LGBT+ Isabella Borrelli, la designer canado-italiana, advisor di Poster for Tomorrow Ginette Caron, l’illustratrice Carla Indipendente, l’architetto, designer e curatore indipendente Marco Rainò, il designer della comunicazione Danilo Scalera e l’art director e illustratore Efrem Barrotta: è questa la giuria dell’undicesima edizione del concorso internazionale “Poster For Tomorrow” dedicata alle “Fake News“ che si riunirà giovedì 22 e venerdì 23 ottobre a Lecce in occasione del festival Conversazioni sul futuro.

Sono stati oltre 6mila i poster inviati da tutto il mondo in risposta alla call internazionale lanciata lo scorso febbraio su un tema che negli ultimi anni è diventato sempre più rilevante. Tutte le candidature ritenute idonee sono state poi valutate dalla giuria online composta da 100 – 50 donne e 50 uomini – tra illustratori, docenti, giornalisti, linguisti ed esperti di fake news, attivisti, rappresentanti di ONG e persone che lavorano nei media di tutto il mondo. Dopo questa prima selezione, i migliori 300 manifesti si “sfideranno” giovedì 22 ottobre nella giornata d’apertura del festival Conversazioni sul futuro. La giuria si riunirà infatti a Lecce per selezionare i 100 poster vincitori di questa edizione e per indicare i 10 lavori più rappresentativi che saranno annunciati e svelati venerdì 23 ottobre alle 17:30 nel Convitto Palmieri di Lecce.
«Per ridurre il nostro impatto ambientale abbiamo deciso di far coincidere la sessione di valutazione finale con un evento internazionale di design. In questo modo riuniremo insieme in un’unica sessione dal vivo tutti i giurati ed evitando di effettuare ulteriori viaggi o spostamenti rilevanti, abbasseremo l’impatto sulla nostra “impronta ecologica”», sottolinea  Hervè Matine, graphic designer, art director e fondatore di Poster For Tomorrow.
«Siamo davvero soddisfatti e onorati di ospitare Poster For Tomorrow nel programma del nostro Festival. Abbiamo deciso di accogliere la giuria e le stampe dei poster nelle sale e nel chiostro del Convitto Palmieri di Lecce, grazie alla collaborazione con il Polo BiblioMuseale e il Museo Sigismondo Castromediano. Sede della Biblioteca Nicola Bernardini e polo culturale attivo nella promozione della cultura e della lettura, il Convitto è anche diventato la casa de “La Fabbrica delle Parole – Mostra permanente dell’arte della stampa”. Ci sembrava il luogo ideale per questa importante iniziativa di creatività e impegno sociale che seguiamo e apprezziamo fin dalla prima edizione», precisa Gabriella Morelli, coordinatrice artistica di Conversazioni sul futuro.
«Forse meno si parla di fake news, meglio è. Purtroppo, non c’è scampo, con le parole o con le immagini, ma questo non vuol dire che non possiamo fare niente a riguardo. Qualunque siano le vostre idee politiche o le vostre credenze,  sono solo i fatti e il confronto aperto che ci aiuteranno ad andare avanti insieme, invece di radicarci sempre di più nelle nostre posizioni come vorrebbero le fake news», si leggeva nella call. La campagna visiva di questa edizione – sostenuta anche dal Ministero della Cultura francese – è stata curata dall’artista cinese Yang Liu, nata a Pechino nel 1976 che dal 1990 vive in Germania, e che sarà a Lecce per la riunione della giuria.

Poster For Tomorrow nasce nel 2009 come un modo, per un gruppo di designer, di attirare l’attenzione sul tema della censura diffusa in tutto il mondo. Rapidamente si è trasformato in un movimento internazionale per promuovere il diritto alla libertà di espressione di ogni uomo e donna, l’abolizione della pena di morte, il diritto all’istruzione, l’uguaglianza di genere, il diritto alla casa e al lavoro. Nel corso di questi anni si è creata una vasta comunità di designer attivamente coinvolti nella comunicazione sociale, sono stati organizzati oltre 100 dibattiti, 1500 mostre e oltre 300 workshop in scuole e università in tutto il mondo. Nelle prime dieci edizioni sono stati inviati oltre 39mila poster da tutto il mondo. Se il 2019 è stato l’anno delle mostre, dedicato all’esplorazione e alla presentazione del database visivo raccolto, dal 2020 il concorso diventa a cadenza biennale, concedendo più tempo per una migliore gestione, una preparazione più efficace, una pianificazione più efficiente e brief più dettagliati e più chiari, che porteranno a un aumento della qualità del concorso e delle mostre, del numero dei seminari e delle collaborazioni sia all’interno che all’esterno della comunità del design.
Da giovedì 22 domenica 25 ottobre Lecce l’ottava edizione del festival Conversazioni sul futuro proporrà quattro giorni con circa 100 ospiti coinvolti in 40 incontripresentazioniproiezioniconcerti e spettacoli teatrali. Promosso dal 2013 dall’associazione Diffondiamo idee di valore in collaborazione con numerose realtà pubbliche e private con il coordinamento di Gabriella Morelli, Conversazioni sul futuro, oltre al concorso internazionale Poster for Tomorrow, ospiterà in anteprima internazionale la mostra della vignettista siriana Amany Al Ali. Ideata e prodotta dal Festival, la mostra sarà inaugurata giovedì 22 ottobre al Convitto Palmieri di Lecce in collegamento con l’artista dalla città siriana di Idlib. A causa delle restrizioni anticovid19, il festival subirà qualche ritocco rispetto alla sua formula ormai consolidata, mantenendo però intatta la qualità della proposta. Una formula “ibrida” con appuntamenti in presenza e collegamenti in alcuni luoghi di Lecce (con prenotazione obbligatoria) e in diretta streaming.

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