23 Nov 2022
LA MUSICA INCONTRA LA MEDICINA. RITMO, SUONI E SALUTE: A PADOVA, IL 23, 24, 25 NOVEMBRE
Nel suggestivo Palazzo Liviano, tre pomeriggi dedicati alla musica che rivela il suo valore terapeutico, di relazioni e sentimenti
“Dal ritmo nella vita al ritmo per la vita: per sottolineare l’interdisciplinarietà tra musica e medicina nel rapporto col malato e nel contesto di cura secondo una visione empatica e olistica”.
Il ritmo permea il nostro organismo fino alle cellule: sappiamo, infatti, che i geni contengono il meccanismo molecolare che determina i ritmi biologici. La loro alterazione, come nei turni di lavoro o con l’esposizione alla luce durante la notte, interrompe la funzione circadiana. Le conseguenze possono essere molteplici: cambiamenti nell’umore e nella regolazione del sonno, rischio di sindrome metabolica, un’alterazione dello stato di salute e perfino un invecchiamento accelerato. A 800 anni dalla fondazione dell’Università di Padova e al bivio di cambiamenti epocali legati alla pandemia, si apre a Padova, negli spazi incantevoli di Palazzo Liviano, presso la Sala dei Giganti, dal 23 al 25 novembre 2022, il Congresso “LA MUSICA INCONTRA LA MEDICINA. RITMO, SUONI E SALUTE”.
Tre pomeriggi di incontri tra medicina e musica e 3 serate concerto che hanno l’intento di analizzare la funzione del ritmo in diversi ambiti scientifici e in particolare della medicina, da quello diagnostico a quello terapeutico. L’evento è organizzato da Motore Sanità, in collaborazione con il Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, in occasione della celebrazione degli 800 anni dell’Università.
L’evento è stato ideato dal Professor Roberto Vettor, Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova, e dal Dottor Alois Saller, cardiologo, geriatra e internista della Clinica medica I dell’Azienda ospedaliera di Padova e Direttore dell’Orchestra Asclepio. Lo scopo è quello di aumentare la consapevolezza del binomio musica-medicina in ambito medico e non solo. Per sottolineare l’importanza dell’apporto musicoterapico, purtroppo non ancora stabilmente adottato nella pratica clinica delle realtà italiane, si è voluto approfondire il ruolo della musica, in particolare del ritmo, e alcuni degli effetti che essa induce su un piano organico e psichico in vari ambiti patologici. Partendo da una panoramica sul ritmo a livello multidisciplinare, il congresso andrà via via approfondendo le declinazioni che questo assume nei diversi sistemi e apparati per arrivare nella terza giornata all’esplicitazione del lavoro musicoterapico anche attraverso momenti pratici collettivi; alle relazioni del secondo e del terzo pomeriggio seguirà un concerto serale.
“È stato dimostrato che la musica influenza diverse funzioni cardiache e neurologiche modulando la risposta allo stress e la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, la respirazione, le variazioni elettroencefalografiche, la temperatura corporea; la musica influenza inoltre la funzione immunitaria ed endocrina; migliora la risposta emotiva al dolore, riduce l’ansia, la nausea, l’affaticamento e la depressione. L’idea che si “ascoltino” i suoni non solo attraverso le orecchie ma piuttosto attraverso tutto il corpo risulta pertanto plausibile – spiegail Professor Roberto Vettor,Direttore del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova -. Il Dipartimeto di Medicina DIMED vuole offrire con questa iniziativa un momento di riflessione sulla trasversalità dei saperi dove la musica trova collocazione accanto alle scienze esatte come astronomia e aritmetica, come già nella cultura greco-latina, o come scienza della quantità accanto all’aritmetica, geometria e astronomia come nel Medioevo e, come più modernamente, affiancata alle discipline fisico-matematiche nello studio della natura”.
Nell’ambito delle scienze della vita la musica condivide inoltre alcuni elementi fondanti comuni. “È noto infatti – prosegue il Professor Vettor – che il ritmo è fondamentale per la vita. I cicli diurni, stagionali, lunari e solari e le oscillazioni del campo elettromagnetico del nostro pianeta costituiscono la sinfonia dei ritmi per cui esiste la vita sulla terra. I ritmi naturali si sono integrati in molte risposte biologiche che coincidono con i cicli diurni e stagionali o alle fasi lunari. La società umana è strutturata attorno ai ritmi circadiani profondamente radicati nel nostro corpo e governano il sonno. Le nostre vite contengono un’apparente infinità di ritmi, con vibrazioni a livello atomico e molecolare e all’interno delle reazioni biochimiche. I correlati fisiologici dei ritmi del respiro, del battito cardiaco e del cervello sono stati ampiamente studiati e hanno dimostrato di essere intimamente correlati alle nostre emozioni, pensieri e stato psicospirituale. Il ritmo è la caratteristica fondamentale della musica ed essa stessa è scienza con forti analogie con le scienze della vita. Nelle frequenze, nei timbri e nel passaggio dei battiti nel tempo per formare i ritmi, la musica è una metafora appropriata per questo vettore di informazioni sulla vita” conclude il Professor Roberto Vettor.
L’Orchestra Asclepio è composta da medici e operatori della sanità che coltivano la musica accanto alla professione e proseguono un lavoro di squadra rivolto ai pazienti, organizzando formazioni cameristiche nei reparti e concerti di beneficenza in diverse città italiane (anche accompagnati da musicisti di fama internazionale, come Enrico Bronzi, Leonora Armellini, i Solisti Veneti).
“Un gruppo di medici-musicisti ha intrapreso un percorso volto alla considerazione della salute in un’ottica olistica, anche sulla base dell’impatto esercitato da visioni umanistiche ormai diffuse della natura e della società, allo scopo di ricercare per il paziente un equilibrio psicofisico tramite interventi di carattere sociale e ambientale – spiega il Dottor Alois Saller,cardiologo, geriatra e internista della Clinica medica I dell’Azienda ospedaliera di Padova e Direttore dell’Orchestra Asclepio –. L’orchestra di medici Asclepio è nata presso l’Azienda ospedaliera-universitaria di Padova attingendo via via medici e infermieri di Verona, Bologna, Perugia e Trento: un’esperienza orchestrale con il compito di diffondere questa cultura mediante concerti di beneficienza da un lato e nei reparti degli ammalati dall’altro. Grazie alla sensibilità del Direttore del Dipartimento di Medicina DIMED dell’Università di Padova, Professor Roberto Vettor, è stato possibile realizzare un evento scientifico-divulgativo per far emergere la ricerca sul tema della salute. Dei quattro elementi della musica (ritmo, melodia, armonia e timbro) è stato scelto il tema del ritmo, che ripercorre e permea tutti gli ambiti: storici, delle scienze naturalistiche e medici”.
L’Orchestra Asclepio si esibirà il 25 novembre, alle 21, presso il Teatro Verdi a Padova con un programma tutto beethoveniano. Il ricavato del concerto sarà interamente devoluto a Medici con l’Africa – CUAMM (ingresso libero con offerta responsabile, è gradita la prenotazione al seguente link). L’evento è stato organizzato in chiusura del convegno “La musica incontra la medicina” (programma e prenotazione al link
In occasione della serata di beneficenza, gli allievi della Scuola Spaziodanza Padova danzeranno sulle note della Sinfonia n. 7 di L. Van Beethoven. La coreografia, curata da Laura Pulin e Rosa Fondacaro, è pensata per un ensamble di giovani talenti che con la loro energia e passione interpretano con gioia e ritmo la briosa e incalzante musica di Beethoven. La danza, la musica e la bellezza si incontrano e intrecciano per dar vita ad emozioni e suggestioni.
Spaziodanza Padova è laScuola di formazione professionale di balletto e promozione culturale enasce a Padova nel 1987 sotto la direzione della Professoressa Laura Pulin, con il preciso intento di formare professionalmente danzatori e divulgare e promuovere la danza classica, contemporanea e moderna. Nel 1999 l’insegnate e coreografa Antonella Schiavon affianca Laura Pulin nella direzione della Scuola. Dal 2010 Eleonora de Logu è responsabile organizzativa, amministrativa e della comunicazione.
La Scuola, in questi trentacinque anni, ha formato centinaia di allievi e avviato alla carriera professionale molti danzatori. Per l’insegnamento della danza classica si seguono i programmi ministeriali dell’Accademia Nazionale di Danza Classica di Roma.
La didattica nei corsi propedeutici è rivolta allo studio della danza inteso come immagine del gioco ritmico e della consapevolezza dello spazio, nei corsi intermedi e avanzati viene consolidato e approfondito lo studio della tecnica accademica, della coordinazione e della musicalità.
Alcuni dei progetti di formazione e promozione culturale sono Il Palcoscenico in Classe, La Città si Muove, Danza Architettura, Balla con me. Informazioni www.spaziodanzapadova.it, info@spaziodanzapadova.it