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L’Assessorato alla cultura del Comune di Melendugno ripropone quest’anno RocAnticA Conversazioni

L’Assessorato alla cultura del Comune di Melendugno ripropone quest’anno RocAnticA Conversazioni, un format con la direzione artistica di Daniele Rielli, che ospita noti personaggi del panorama nazionale che si racconteranno al pubblico.

“Un appuntamento ormai fisso del calendario del BluFestival del Comune di Melendugno che propone momenti di approfondimento interessanti”, commenta il Sindaco Maurizio Cisternino.

“Sono molto contenta di aver potuto riproporre questo format che lo scorso anno ha avuto molto successo”, dice l’Ass. Sonia Petrachi. “Una bella collaborazione nata con Daniele Rielli che ci permette di creare un’offerta di qualità “.

“RocAnticA Conversazioni” si apre giovedì 25 con Andrea Piva, prosegue il 26 luglio con Alessandra Carati e si concluderà il 28 luglio con Piero Trellini.

I tre appuntamenti si svolgeranno presso l’Area Archeologica di Roca Vecchia alle ore 21:00, ingresso gratuito.

Andrea Piva
Fra i più talentuosi scrittori italiani, Andrea ha scritto “L’animale notturno” (Bompiani), “Apocalisse da Camera” (Einaudi) e il più recente “La ragazza eterna” (Bompiani) sul tema degli allucinogeni e del loro uso per l’accettazione della morte nei malati terminali. Come sceneggiatore ha scritto il film di culto “La capa gira”, “mio cognato” e diverse altre cose.

Alessandra Carati
Finalista al premio Strega, Alessandra è una bravissima scrittrice di realtà, il suo ultimo libro è “Rosy” (Mondadori) dedicato al molto discusso (anche recentemente) caso di Erba, un libro che ruota attorno al rapporto che la scrittrice ha sviluppato con Rosa Bazzi.

Piero Trellini
Scrittore unico nel panorama italiano, Piero analizza ampi momenti storici, culturali e sociali partendo da dettagli o eventi e da lì crea storie affascinanti e avvincenti. Memorabile il suo “La partita”. Il suo ultimo libro è “R4″ (Mondadori), dove, attraverso la storia della Renault R4 in cui fu ritrovato il corpo di Aldo Moro ucciso dalle BR, Piero racconta la storia dell’industrializzazione europea nel Novecento, un processo dominato dall’industria automobilistica e bellica. Un progresso che da un lato forniva per la prima volta la mobilità a un numero enorme di persone, dall’altra costringeva molte di esse alla catena di montaggio, una modalità di lavoro spersonalizzante e prima sconosciuta. Attraverso la storia di un oggetto, Piero racconta la storia collettiva dei nostri padri e dei nostri nonni.

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