31 Lug 2015
Lecce in prima linea nella cura del Linfoma di Hodgkin
Grazie al rilascio del Parere Unico da parte del Comitato etico Area 3 ed al successivo nulla osta di AIFA, Lecce ha potuto avviare, prima in Italia, uno studio multicentrico finalizzato alla valutazione dell’efficacia di Brentuximab Vedotin in associazione con chemioterapia nel trattamento di prima linea di pazienti con diagnosi di Linfoma di Hodgkin sfavorevole in stadio I-II.
Lo studio, è stato ideato a livello europeo da un team di ricercatori guidato dal Professori Massimo Federico, titolare della Cattedra di Oncologia Meidca presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, ed attualmente visiting professor presso il Laboratorio Diffuso di Ricerca interdisciplinare applicato alla medicina (DReAM), e dal Professor Marc Andrè dell’Università belga di Louwen.
La Fondazione Italiana Linfomi, sponsor della ricerca a livello nazionale, ha chiesto al Comitato Etico di Lecce l’attivazione dello studio presso il DReAM in affiancamento/collaborazione con l’Ematologia dell’Ospedale Vito Fazzi, sotto la responsabilità del Prof. Massimo Federico, in qualità di Coordinatore dello Studio, e del Dr. Nicola Di Renzo in qualità di Sperimentatore responsabile presso l’Ematologia dell’Ospedale Vito Fazzi.
L’Obiettivo primario dello studio è quello di aumentare ancora di più le risposte metaboliche complete (PET negatività) dopo due cicli di Brentuximab Vedotin in associazione con la chemioterapia. Si prevede l’arruolamento in Europa di 170 pazienti, dei quali 40 in Italia. Lecce ha arruolato i primi due pazienti italiani che hanno da poco completato il primo ciclo di terapia.
Lo studio è stato ideato come sperimentazione no-profit, non ha finalità commerciali ed ha come unico obiettivo il miglioramento della pratica clinica quale parte integrante dell’ assistenza sanitaria. E contemplato l’utilizzo del farmaco Brentuximab Vedotin (Adcetris), che sarà fornito gratuitamente a tutti i centri partecipanti dall’azienda farmaceutica Takeda Millennium.