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“Lo sguardo dell’altro. Prendersi cura è vivere”, sabato 24 giugno doppio appuntamento con lo scrittore e psicologo Simone Olianti all’Arcella a Padova nell’ambito del Giugno Antoniano

Tra i momenti spirituali del week end, sabato la messa dedicata a Sant’Antonio Casamenteiro per i single, domenica la messa Tuo figlio vive! per le famiglie colpite dalla perdita di un figlio

22 Giugno 2023| di Alessandra Sgarbossa – Ufficio stampa Messaggero di S. Antonio Editrice

Fino al 25/6 visitabile la mostra “Santi al Santo, raffigurazioni del sacro a sei mani”


L’incontro con l’«altro» sarà il tema della conferenza e del laboratorio “Lo sguardo dell’altro. Prendersi cura è vivere” con Simone Olianti, psicologo, life coach, scrittore, docente di etica e psicologia della religione, di sabato 24 giugno al Centro parrocchiale dell’Arcella, Sala Riondato (ore 16.00 conferenza a ingresso liberoore 17.00 laboratorio con prenotazione su piattaforma Eventribe per 40 posti).  

L’evento, organizzato dall’Ordine Francescano Secolare di Padova, è ispirato all’ottocentenario della Predica di sant’Antonio ai pesci –che ha ispirato questa edizione del Giugno Antoniano e della Tredicina –, e approfondirà il tema del fallimento di un incontro (nel 1223 fu quello di frate Antonio con gli eretici a Rimini) e di come superarlo grazie a una «comunicazione creativa». È questa che sblocca lo stallo e permette alla comunicazione di riprendere. L’incontro/scontro con l’«altro diverso da me» è esperienza fondativa per ciascuno, determinante per una buona qualità di vita: il pomeriggio aiuterà a superare la paura del diverso favorendo il nostro cammino di umanizzazione. 

Simone Olianti è autore di una fortunata serie di libri della collana TuttoèVita pubblicata dalle Edizioni Messaggero Padova.

Tra i momenti spirituali del fine settimana, inseriti nel cartellone del Giugno Antoniano 2023, due messe particolarmente attese: sabato 24 giugno alle ore 18.00 la messa dedicata a “Sant’Antonio Casamenteiro” per i single, domenica 25 giugno alle ore 11.00 la messa “Tuo figlio vive!” per le famiglie colpite dalla perdita di un figlio.

La prima è un’occasione per rivolgersi al Santo con la tradizionale preghiera “Si quaeris miracula” (“Se cerchi i miracoli…”) per chiedere, con la grazia della fede, di “trovare”, oltre le cose perdute, anche ciò che è veramente importante per la propria vita, come ad esempio qualcuno con cui condividerla. Giunta alla quinta edizione, l’iniziativa rivolta in particolare a persone single dai 30 ai 50 anni che ha riscosso da subito una grande attenzione da parte dei devoti, prende spunto da una forma di devozione popolare particolarmente diffusa in Portogallo, terra natale di sant’Antonio, e nei Paesi dell’America Latina, in cui il Santo è invocato per trovare marito o moglie, ovvero per “accasarsi”, da cui l’appellativo di “casamenteiro”.

La seconda di domenica, “Tuo figlio vive!”, è una celebrazione per tutti coloro che sono stati colpiti dalla perdita di un figlio o di una figlia, oltre che a parenti e amici che sono stati segnati da questo tipo di lutto così traumatico. L’iniziativa è stata proposta per la prima volta quattro anni fa dai frati del Convento di Sant’Antonio a Padova, in occasione dell’Ottava di Pasqua e giornata della Divina Misericordia, per dare un messaggio forte legato alla Risurrezione e all’affidarsi al cuore misericordioso del Signore per trovare conforto. L’invito a partecipare è rivolto in particolare alle diverse associazioni che supportano, praticamente o moralmente, le famiglie colpite dalla morte prematura di un figlio, sia essa per malattia, incidente o suicidio.

Da ultimo, si ricorda che fino a domenica 25 giugno sarà visitabile in Sala dello Studio Teologico della Basilica di Sant’Antonio a Padova la mostra iconografica “I santi al Santo, raffigurazioni del sacro a sei mani”, dell’artista Gianco Bettega, del pittore Jimi Trotter e dell’intagliatore Nicola Zurlo, promossa dalla Pastorale dell’Arte al Santo.
L’esposizione, frutto di un lavoro di ricerca collettivo sui santi della devozione popolare veneta e trentina, in particolare della valle del Primiero, ospita una ventina di raffigurazioni a tecnica mista su legno e, per la prima volta, una nuova opera rappresentante sant’Antonio di Padova che sarà donata dagli artisti ai frati della Basilica.
Apertura tutti i giorni nei seguenti orari: 9.30-12.30 e 15.30-19.30. Ingresso libero.

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