22 Lug 2019
L’OLIO LAMPANTE DEL CASTELLO DI GALLIPOLI VA A “RUBA”. LUIGI ORIONE AMATO DENUNCIA IL DOPPIO FURTO DEGLI STENDARDI PROMOZIONALI
Sono in stampa, per la terza volta, gli stendardi promozionali del Castello di Gallipoli, dei Martedì della Taranta e della mostra Lampante. Gallipoli, città dell’olio, allestita sino a novembre nell’antico maniero della città jonica. Nell’arco di circa dieci giorni, infatti, sono stati rubati per ben due volte i tre gonfaloni appesi sulle finestre laterali del Castello. «Vogliamo pensare che la nostra cultura va a ruba», commenta sarcasticamente Luigi Orione Amato, che dal 2014 gestiste il Castello con l’agenzia di comunicazione Orione Srl di Maglie. La dinamica del furto sarà adesso valutata dalle forze dell’ordine, anche grazie all’utilizzo delle telecamere a circuito chiuso, alle quali Orione ha sporto denuncia. «Riteniamo impossibile che possano essere stati sottratti dall’esterno, per una questione di altezza e di pericolosità e perché gli stendardi sono agganciati alle grate dall’interno. Teniamo a sottolineare che le postazioni degli stendardi, come tutta la nostra segnaletica, sono state regolarmente autorizzate dall’amministrazione comunale», prosegue Orione. «Ci chiediamo perché qualcuno si sia preso il fastidio di montare una scala di circa quattro metri, arrampicarsi e tagliare delle fascette per il gusto di vandalizzare e arrecare disagio ai tanti visitatori che hanno molta difficoltà ad individuare l’accesso al Castello». Negli anni, infatti, davanti all’ingresso principale del maniero, chiuso al pubblico per molto tempo sino alla riapertura del 2014, è stato costruito un mercato coperto che ospita bar, negozi e una pizzeria. E proprio alle spalle delle pizzeria si trovano le finestre, a circa quattro metri di altezza, che guardano verso il ponte di accesso al centro storico dove erano appesi i tre stendardi. Il “Mercato”, tra l’altro, apre alle 6 del mattino e chiude intorno all’una di notte. «Questo significa che o qualcuno ha sottratto gli stendardi di giorno, agendo però indisturbato e nell’indifferenza di tutti, oppure di notte forzando in qualche modo i cancelli di ingresso alla struttura», prosegue Orione. «Il Castello è stato uno dei primi firmatari del patto della legalità, patto che dovrebbe essere rispettato e ricordato. Siamo fiduciosi che le forze dell’ordine, grazie anche alla presenza delle telecamere pubbliche attive, possano individuare tali vandali che potrebbero essere “facilmente” segnalati da una cittadinanza meno indifferente».