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LUNEDÌ 30 DICEMBRE IL LUG CENTRO CULTURALE EX MACELLO DI CORSANO OSPITA L’ULTIMO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA CANTI E INCANTI DEDICATA AL TEMA LE TESSITRICI

LA TERZA EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE DI TARANTARTE, SOSTENUTA DALL’AVVISO PUBBLICO “FUTURA – LA PUGLIA PER LA PARITÀ”, PROMOSSO DAL CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA, SI CONCLUDERÀ CON LO SPETTACOLO PUPE DI PANE E IL CONCERTO DI ALESSIA TONDO.

Lunedì 30 dicembre al Lug Centro Culturale Ex Macello di Corsano, in provincia di Lecce, con lo spettacolo Pupe di Pane e con il concerto di Alessia Tondo si conclude la terza edizione di “Canti e incanti“, rassegna ideata dall’associazione Tarantarte e sostenuta dall’avviso pubblico “Futura – La Puglia per la parità“, promosso dal Consiglio regionale della Puglia. Dedicata quest’anno al tema “Le tessitrici“, la manifestazione è un omaggio alle donne che raccontano altre donne, che tramandano la cultura di un territorio e che, attraverso l’arte, esplorano l’importanza del loro ruolo nel definire le identità e i ruoli femminili nelle società.

Spettacolo “pupe di pane”

La serata finale prenderà il via (tripla replica ore 18:30, 19:30 e 20:30 – ingresso riservato ai soci) con Pupe di Pane, produzione di AMA – Accademia Mediterranea dell’Attore. Diretto da Tonio De Nitto e interpretato da Veronica MeleBenedetta PatiGiulia PiccinniAntonella Sabetta e Carmen Ines Tarantino, lo spettacolo si sviluppa attorno a una tavola da lavoro, la matrabbanca, dove cinque attrici danno vita a un rituale che attraversa dialetti, tradizioni e cucine diverse: la creazione delle pupe di pane. «Un tempo queste bambole venivano modellate nell’attesa della Pasqua. I bambini avevano poco o nulla, e queste pupe, spesso dolci, rappresentavano un regalo speciale, un augurio, un talismano apotropaico per scongiurare le disgrazie e ristabilire un equilibrio con la madre terra, una rinascita», sottolinea il regista Tonio De Nitto. Lo spettacolo è un viaggio tra tradizione e memoria, un rito collettivo che rinnova il mistero legato alla creazione del pane e celebra il lavoro delle donne: donne che impastano per ore, vegliano il pane prima dell’uccata (l’infornata), e intrecciano farina e vita in un racconto che attraversa il tempo. Quella che inizia come una piccola storia quotidiana, attraverso le loro mani e il loro coraggio, diventa una parte della Grande Storia. Alle 21:30 (ingresso riservato ai soci), nella programmazione Puglia Sounds Tour Italia 2024, la cantante e musicista salentina Alessia Tondo presenterà un live incentrato sulle canzoni del suo esordio solista “Sita” (Ipe Ipe Music | Goodfellas |Artist First), vincitore del Premio Loano Giovani per il miglior disco di musicisti under 35. Un album nato come un “rito di guarigione”, profondamente legato al simbolico significato di “buon augurio” della melagrana. Dopo una carriera ricca di collaborazioni, l’artista – componente del Canzoniere Grecanico Salentino – sceglie di intraprendere un percorso personale, proponendo brani inediti scritti di suo pugno. La sua voce si immerge in intrecci vocali e ballate interamente in dialetto salentino, dando vita a composizioni che reinterpretano i modi della tradizione, trasformandoli in un camerismo raffinato, capace di coniugare l’eleganza della musica colta con l’intensità di quella popolare. Un viaggio tra passato e futuro, quotidianità ed eternità, che si traduce in un esperimento audace e rivelatorio.

L’associazione Tarantarte promuove attività formative e performative in ambito artistico e culturale, con un focus particolare sulle danze rituali e tradizionali del Mediterraneo e del mondo e cerca, attraverso un complesso percorso di ricerca artistica, di connettere il passato con il presente, la tradizione locali con le tradizioni più vastamente intese. La direzione artistica e i principali ruoli dell’associazione sono ricoperti da donne fortemente convinte che la promozione dell’identità culturale locale non possa avvenire senza una rilettura dell’importanza della dimensione femminile che da sempre ha contribuito a generare significati che, attraversando le generazioni, sono giunti fino a noi: la difficoltà ad esprimere il proprio disagio e l’importanza di trovare nel gruppo la forza per esprimerlo, la connessione della percezione di sé con il proprio corpo e quello stesso corpo che diventa il tessuto sul quale si intravedono le trame di gioie e sofferenze che attraversano vite capaci di generare vita.

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