8 Giu 2020
L’UNIVERSITÀ DEL SALENTO NEL PROGETTO “CALIPER”
finanziato dall’unione europea su fondi horizon2020 per la parità di genere nella ricerca nell’area delle “STEM”: scienze, tecnologie, ingegneria e matematica
Guidare il cambiamento strutturale in Università e centri di ricerca pubblici e privati per promuovere la parità di genere nella ricerca, in particolare nell’area delle cosiddette STEM: scienze, tecnologie, ingegneria e matematica. È l’obiettivo del progetto “Caliper”, finanziato dall’Unione Europea su fondi Horizon2020 – Research and innovation programme (grant agreement 873134) per circa 2 milioni e 900mila euro, cui partecipa l’Università del Salento assieme ad altre sei Università ed Enti pubblici di ricerca e due centri di ricerca privati.
Si tratta di un partenariato che vede lavorare fianco a fianco realtà dell’Europa meridionale e centrale, dei Balcani e dei paesi baltici, mettendo a confronto così varie tipologie di strutture di ricerca e contesti culturali: oltre a UniSalento, University of Zagreb, Slovak University of Technology di Bratislava, Universite LIBRE de Bruxelles, National Technical University of Athens, Institute for research in biomedicine (Barcellona) e Yasar University (Smirne, Turchia), gli istituti di ricerca privati Shota Rustaveli National Science Foundation of Georgia ed Executive Unit for Higher Education, Research, Development and Innovation Funding in Romania. Il consorzio include infine le imprese ViLabs e Smart Venice Srl e l’assiociazione professionale Young Academy of Europe.
Per realizzare il progetto, UniSalento potrà contare su un contributo di circa 238mila euro; coordineranno le attività le docenti Rosaria Rinaldi (responsabile), Anna Maria Cherubini (Delegata del Rettore per le Politiche di genere) e Sara Invitto.
«Raggiungere la parità di genere in questo campo significa mettere in atto azioni positive perché aumenti il numero di donne nei ruoli stabili e apicali della ricerca», spiega la professoressa Anna Maria Cherubini, «migliorando le loro prospettive di carriera e introducendo una maggiore attenzione alle politiche di parità di genere nella ricerca. Tutti obiettivi, peraltro, dell’European Research Area, lo spazio europeo della ricerca. Per la nostra Università, Caliper è inoltre un’importante opportunità perché potrà condurre alla stesura del primo GEP, il primo “Piano per l’eguaglianza di genere”. Alcuni dati: a UniSalento il numero di uomini e donne all’ingresso della carriera accademica sono sostanzialmente equiparati (anche se già si nota una netta differenziazione tra le tipologie di ricercatori a tempo determinato), ma verso l’alto si avverte il cosiddetto “tetto di cristallo”, con 142 professori associati e 87 associate, e tra gli ordinari 92 uomini e soltanto 24 donne. Non è un caso “anomalo” ma un quadro molto diffuso nell’accademia, la disparità di genere è un problema sistemico. UniSalento ha scelto di prestarvi attenzione e intervenire attivamente».
«L’Unione Europea è sempre più interessata a promuovere in tutti i campi programmi per l’uguaglianza di genere», aggiunge la professoressa Rosaria Rinaldi, «Questo progetto coinvolgerà gli ambienti di innovazione regionali e nazionali, e utilizzerà una metodologia universale che la supporti su base permanente ed eviti la discriminazione di genere nelle istituzioni scientifiche».
Il progetto prevede attività di auditing e valutazione interna e il coinvolgimento di attori esterni interessati (imprese, associazioni, organizzazioni e altro), in modo da attivare ogni sinergia possibile per “agganciare” istruzione, ricerca e trasferimento dei risultati della ricerca stessa fino alla formazione di un vero e proprio hub per attività di ricerca e innovazione. Dal punto di vista metodologico, il progetto prevede un approccio intersezionale alle questioni di genere, con attenzione quindi alla commistione tra discriminazioni di genere e altre discriminazioni.
Per l’Università del Salento, si punta a delineare un quadro interno completo e dettagliato che identifichi disuguaglianze e distinzioni di genere in processi, pratiche e procedure interne, con l’obiettivo di eliminare gli ostacoli che non favoriscono la permanenza e la progressione di carriera delle donne nella ricerca e nelle posizioni accademiche e istituzionali.
Il progetto CALIPER prevede così di promuovere e sostenere l’impegno delle donne nelle posizioni chiave e apicali nella ricerca e nell’impresa nel settore delle STEM, influenzando sia l’ambiente interno che l’ecosistema esterno in cui si muovono i partner aderenti.