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MADE IN CARCERE | LUCIANA DELLE DONNE: “LA CREATIVITA’ NON BRUCIA MAI NEANCHE IL 25 LUGLIO 2024”

Quello che è successo il 25 luglio nei laboratori Made in Carcere presso la casa circondariale di Lecce rappresenta una ferita profonda.  La prima Maison arredata con mobili antichi, tappeti, poltrone, divani, sala palestra, una piccola “sala pranzo” con divano e tavolo da cucina dove avviene la condivisione del cibo e dello stare insieme durante le ore di pausa dal lavoro, una sala lettura con poltroncine e tende alle finestre che nascondono le sbarre e rendono la vita in carcere a misura di persona. Privati della libertà, ma per ricostruire una nuova vita con consapevolezza e dignità.  

Ad andare in fumo non sono state soltanto le creazioni delle lavoratrici detenute, ma la testimonianza della nostra filosofia, ecco perché “la creatività non brucia”. Non è ancora chiaro come sia potuto avvenire. Per fortuna non ci sono stati danni alle persone e, anche se i danni materiali sono ingenti, non abbiamo paura, siamo solo confuse, disorientate e senza forze. Bisognerà rifare tutto: impianto elettrico, sanificazione degli spazi, tinteggiatura, acquisto di nuove attrezzature, di macchine da cucire e tanto altro ancora. Tutti i ricordi, gli accostamenti cromatici, la formazione con le metafore scritte sui muri, le foto, gli articoli di giornale, le frasi e le riflessioni con gli autografi sulle pareti di tante persone anche famose che son passate a vivere questa fantastica esperienza (almeno nella parte più colpita) non ci saranno più. Tutto resettato. Ora 10 donne in stato di detenzione non sono più al lavoro, ma come tutte le altre, ristrette nella stanza di pernottamento (la cella), in 3 e non lo ricordavano più cosa fosse, perché al rientro dal lavoro è tutto diverso, anche se hanno diritto solo a una doccia al giorno, erano felici.

La Maison chissà quando potrà ripartire. Ma non vogliamo vedere il nero delle pareti. Vogliamo ricordarla come una casa bella ed elegante che accoglie con amore persone che ricostruiscono la propria vita con consapevolezza e dignità. 

Chiediamo a chi fin ora ha sostenuto le iniziative di Made in Carcere di tendere, ancora una volta, la mano per aiutarci a rialzarci.  Chi lo volesse fare può magari mandarci un messaggio di vicinanza, ma anche un aiuto concreto (Banca intesa IBAN: IT73F0306909606100000074077) e venirci incontro per tutto quello che sarà necessario ricostruire.

Luciana delle donne

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