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“MAGGIO SALENTINO”: DAL 2 SETTEMBRE ALL’8 OTTOBRE 2021 OLTRE QUARANTA APPUNTAMENTI TRA LECCE, BRINDISI E TARANTO PER PARLARE E GODERE DI CULTURA, NATURA, ARTE E SPETTACOLO

Al via giovedì 2 settembre 2021 l’ottava edizione del “Maggio Salentino” che, rinviato di qualche mese a causa dell’emergenza sanitaria, non rinuncia a proporre decine di appuntamenti per parlare e godere di cultura, natura, arte e spettacolo. Organizzata dall’Associazione per il Paesaggio e i Centri Storici del Salento e dall’Università del Salento con il contributo della Banca Popolare Pugliese, la manifestazione proseguirà fino all’8 ottobre nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto in piena sicurezza, nel rispetto delle normative anti-Covid.
Patrocinato dalle Città di Lecce e di Brindisi, il “Maggio Salentino” 2021 vede il coinvolgimento di numerosi enti e associazioni attivi sul territorio, tra i quali l’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, con proposte per cittadini e turisti di ogni età. Attivata, inoltre, una raccolta fondi a sostegno del Polo Pediatrico del Salento.
Primo appuntamento a Lecce, il 2 settembre alle ore 21 nella Villa Comunale, per l’evento inaugurale “Di tutto un Pop” a cura del Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce (prenotazione obbligatoria sul circuito Eventbride).
Su https://drive.google.com/file/d/1ST5hAune4K6ZAfJC3joBS_P0v82UXbXh/view è scaricabile il programma completo; aggiornamenti su tutti gli appuntamenti e le informazioni utili si potranno avere anche sui profili Facebook @maggiosalentino e Instagram @ maggiosalentino_

«La nostra Associazione è lieta di dare avvio all’ottava edizione del “Maggio Salentino”, un impegno collettivo per promuovere cultura, arte, tradizioni, bellezze della nostra terra ricco di eventi nelle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto», dice il Presidente di Celestass Giorgio Aguglia, «Un festival atteso da cittadini e turisti che, grazie soprattutto all’impegno profuso nell’organizzazione dall’Università del Salento, rappresenta ormai un appuntamento annuale imperdibile con la cultura del Salento».

«Il risultato di un lavoro corale, frutto della sinergia e della collaborazione tra il nostro Ateneo e l’Associazione per il Paesaggio e i Centri Storici del Salento, con la quale è attivo un importante protocollo d’intesa», sottolinea il Rettore UniSalento Fabio Pollice, «Significativa l’adesione di numerosissimi enti e associazioni che ci hanno consentito di mettere a punto un programma davvero ampio e diversificato per temi, interessi e destinatari. Come “Ateneo dei due mari” che vuole essere un faro culturale per le comunità della Terra d’Otranto, è massima la nostra attenzione per tutte le iniziative che possono concorrere a riportare al centro dell’attenzione collettiva la cultura nelle sue diverse espressioni e farne motore di sviluppo. Un ringraziamento particolare, quindi, a tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione dell’edizione 2021 e a chi, molti anni addietro, l’ha ideata e continua a sostenerla. Siamo orgogliosi, inoltre, di poter affiancare all’impegno culturale quello sociale, sostenendo la raccolta fondi per il Polo pediatrico, e dell’attivo coinvolgimento dei nostri studenti dei corsi di laurea in DAMS e in Beni culturali, ai quali è stato affidato il compito di presidiare le attività di comunicazione, in particolare sui social network».

«L’uscita progressiva dalle strettoie della pandemia», afferma il Presidente della Banca Popolare Pugliese Vito Primiceri, «consente di ritornare a offrire, a turisti e residenti, alcune delle migliori iniziative culturali e musicali, anche in un settembre che ancora vede molte prenotazioni di viaggiatori desiderosi di conoscere la nostra terra e la sua antica storia di accoglienza. Il “Maggio Salentino”, spostato a settembre per condivisibili motivazioni di opportunità, è tra queste. La Banca Popolare Pugliese ha voluto sostenere anche quest’anno l’iniziativa di Celestass che, anche in questa edizione, vede il qualificante contributo dell’Ateneo salentino per dare ulteriore spessore alle manifestazioni che non mancheranno di far aumentare l’attrazione culturale del Salento, nelle sue tre espressioni territoriali che lo compongono».

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