4 Ott 2019
MESSA IN SUFFRAGIO DI ALFREDO DE GIORGI A SPECCHIA
La Famiglia De Giorgi informa che Domenica 6 ottobre prossimo, alle ore 18,30, presso la Chiesa di Sant’Antonio da Padova in Specchia, sarà celebrata una Santa Messa in suffragio di Alfredo De Giorgi, deceduto il 20 settembre scorso all’ospedale triestino di Cattinara. La sua improvvisa dipartita ha portato vivo cordoglio e profonda commozione in tutta la zona dell’Isonzo, e in particolare, tra i militari dell’Arma dei Carabinieri, poiché Alfredo De Giorgi, fino al 2007 era un loro collega, congedandosi con il grado di Luogotenente.
Ha prestato servizio nell’Arma dei Carabinieri, sempre con impegno e attenzione, ricoprendo importanti incarichi, ottenendo apprezzamenti da superiori e colleghi, insieme a riconoscimenti e attestati di stima, sempre stimato per la sua coscienziosità e la sua naturale simpatia.
Nato a Specchia nel 1951, era residente a Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia, dopo aver prestato servizio a Milano, il luogotenente De Giorgi, nel 1978 fu incorporato al XIII Reggimento Carabinieri Friuli Venezia Giulia fino al 2007. Il sottufficiale specchiese fu insignito della “Medaglia Mauriziana” nel 2005, l’anno successivo fu nominato Cavaliere della Repubblica Italiana.
Il 22 Luglio 2008 il Comune di Specchia consegnò una targa ricordo al Luogotenente Alfredo De Giorgi, per essere stato insignito della “Croce di Bronzo” al merito dell’Arma dei Carabinieri, esprimendo così l’orgoglio e la gratitudine dell’intera cittadinanza, per essersi distinto per l’altissimo senso del dovere costituendo un esempio per la collettività specchiese. La motivazione per l’assegnazione della “Croce di Bronzo” fu la seguente: “Luogotenente di elevatissime doti umane e spiccate capacità professionali, ha sempre svolto il servizio nell’arma con eccezionale abnegazione, altissimo senso del dovere e lodevole spirito d’iniziativa, nel corso di oltre trentuno anni di prestigiosa carriera militare, ha profuso un incondizionato impegno nell’espletamento degli incarichi attribuitigli, individuando soluzioni sempre efficaci e costituendo esempio per il personale dipendente ed i colleghi. Con la sua opera avveduta ed intelligente, ha contribuito allo sviluppo ed al progresso dell’istituzione, esaltandone il lustro ed il decoro nell’ambito delle Forze Armate e del Paese. (Territorio nazionale 17 settembre 1975 – 6 maggio 2007).”
Congedatosi dall’Arma, dal 2008 si era iscritto presso la Sezione di Gorizia dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dove era stato eletto alla carica di consigliere. Uomo di assoluta scrupolosità e di grande generosità e disponibilità, lo piangono addolorate la moglie Luigina e le figlie Valentina e Federica.