30 Nov 2022
Momento storico per le professioni sanitarie: nasce anche in Puglia e in Basilicata l’Ordine dei biologi. Eletto il primo presidente: è Maurizio Durini
Le votazioni della settimana scorsa hanno premiato la lista Biologi per il Rinnovamento. Nominato anche il Consiglio direttivo e il Collegio dei Revisori.
Momento storico per le professioni sanitarie e, in particolare, per la categoria dei biologi, con la regionalizzazione dell’Ordine professionale. É Maurizio Durini il primo presidente del nuovo Ordine dei biologi della Puglia e della Basilicata. Si è insediato martedì 29 novembre, infatti, il primo Consiglio direttivo del nuovo Ordine territoriale, eletto al termine delle votazioni del 22 novembre scorso, che hanno visto il successo della lista dei “Biologi per il Rinnovamento”.
Il Consiglio ha subito votato per l’assegnazione delle cariche. Presidente è stato designato Maurizio Durini, responsabile della sezione Botanica del Museo di Storia Naturale del Salento, nonché presidente uscente del Consiglio Nazionale dei Biologi; la carica di vicepresidente è andata a Elvira Tarsitano, biologa dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e già Presidente del Centro di Eccellenza di Ateneo per la Sostenibilità dell’Università di Bari sino a giugno dello scorso anno. Tesoriere è Antonio Mazzotta, Product Specialist nel settore farmaceutico; segretario Maria Teresa Venneri, Direttore Sanitario di un Laboratorio di Analisi e Diagnostica.
Inoltre, al consiglio direttivo con la lista “Biologi per il Rinnovamento” sono stati eletti: Mauro Amato, Valentina Galiazzo, Marco Giaimis, Antonella Candeloro, Elena Ranieri, Domenico Dell’Edera, Antonia Console, Fabio Antonio La Grua, Luigi Valerio Ciccolella, Roberta Pati, Luciano Martucci; mentre al Collegio dei revisori: Laura Solito, Alfredo D’Elia, Arianna Allegretti.
“Con oggi inizia una nuova fase di rinnovamento che parte dai territori” – sostiene il presidente Maurizio Durini – “le sfide a cui tutti siamo chiamati sono epocali. La strada per i professionisti è quella di affrontare in modo innovativo il cambiamento in atto; dove e chi meglio della categoria dei biologi può farsi interprete di questa transizione”.