19 Dic 2022
Monsignor Ugo De Biasi dichiarato venerabile
Il parroco leccese verso la beatificazione: nato a Lecce il 13 settembre 1918, morto il 6 febbraio 1982
È festa per la Chiesa di Lecce. Mons. Ugo De Blasi è stato proclamato venerabile da papa Francesco.
Il presule leccese morì improvvisamente a 64 anni la mattina del 6 febbraio 1982, mentre recitava il rosario inginocchiato ai piedi dell’immagine della Vergine del Rosario nella Basilica di San Giovanni Battista a Lecce.
Il cardinale salentino Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, ha conosciuto Don Ugo De Blasi in gioventù da giovane prete e confratello della Chiesa di Lecce.
Nella giornata di sabato 17 dicembre, durante l’udienza concessa al cardinale Semeraro, papa Francesco lo ha autorizzato a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del venerabile Ugo De Blasi, che fu anche parroco della Basilica di San Giovanni Battista al Rosario dal 1972 al 1982.
Per testimoniare tale gioia, Mons. Michele Seccia ha invitato tutti i sacerdoti della Diocesi di Lecce a darne notizia durante le messe della IV domenica di Avvento.
La storia
Ugo De Blasi nacque, quinto di sette figli, il 13 settembre 1918, in una casa che i genitori, Nicola, artigiano abile nella pittura decorativa e Oronza De Marianis casalinga, avevano preso in affitto nel centro storico di Lecce, in via Antonio Galateo, 10. Battezzato il 17 settembre dello stesso anno al fonte battesimale della chiesa di San Giovanni Battista al Rosario, da pochi anni elevata a parrocchia, gli fu dato il nome di Ugo Francesco.
La formazione ricevuta in famiglia, in particolare dalla madre, essendo prematuramente morto il padre nel 1925, fu completata dalle suore di Carità dell’Immacolata Concezione di Ivrea che lo accolsero, sin da quando aveva quattro anni, nella scuola materna “S. Saraceno” e lo prepararono a ricevere la prima Comunione e la Cresima. Padrino il parroco della Cattedrale can. Francesco Petronelli, che fu molto vicino ai De Blasi dopo la morte del capo famiglia. L’aver visto in lui “bontà, zelo, abnegazione” fece sicuramente nascere l’aspirazione al sacerdozio.
Nell’ottobre 1928 entrò nel Seminario diocesano, trasferendosi, nel 1934, nel Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta, dove frequentò il corso liceale e quello teologico.
Ordinato sacerdote domenica 20 luglio 1941 dal Vescovo mons. Alberto Costa nella Cattedrale di Lecce, fu posto a guida della associazione giovanile “Mons. Zola” della parrocchia di San Giovanni Battista al Rosario, di cui fu vice parroco dal 1943 al 1950. Negli stessi anni fu aiutante in Curia e dal 7 marzo 1946 vice cancelliere; insegnante di Lettere e di Matematica nel Seminario; padre spirituale dei seminaristi, compito che svolse fino al 5 ottobre 1953. L’ 11 ottobre 1950 il Vescovo mons. E Minerva lo nominò assistente diocesano della Gioventè Femminile di Azione Cattolica. Tra il 1950 e il 1959 insegnò religione nel liceo classico “Palmieri” di Lecce, pur essendo impegnato nella Curia e, dal primo settembre 1957, nel difficile ministero di canonico penitenziere.
Dal confessionale e dalle molteplici cattedre affidategli nel primo ventennio di vita sacerdotale, fra le quali quella di Teologia Morale presso lo Studentato religioso dei Frati Minori della Provincia monastica di Lecce e presso la Scuola superiore di servizio sociale “Onarmo” di Lecce, ha costantemente insegnato a conformare tutte le ore della vita al “Fiat” di Gesù al Padre e a camminare con la Chiesa che si apprestava a vivere la grande stagione conciliare. Fu nominato delegato vescovile per l’Azione Cattolica svolgendo tale compito dal primo luglio 1963 al primo gennaio 1975 mentre dal primo gennaio 1969 diveniva Vicario episcopale per l’apostolato dei laici. Dal 1969 al 1972 fu anche cappellano della Casa di pena di Lecce.
Il primo luglio 1972 tornò come parroco nella Basilica di San Giovanni Battista al Rosario donandosi con lo stesso entusiasmo del primo decennio di vita sacerdotale e, pur constatando con sofferenza l’impoverimento della vita di fede in un tessuto sociale caratterizzato dall’emarginazione, incoraggiò adulti e giovani ad affrontare gli impegni assunti con il Battesimo.
Il primo gennaio 1975 fu nominato Vicario episcopale e, due anni dopo, il primo aprile 1977, Vicario generale.
La sua esistenza si concluse improvvisamente la mattina del 6 febbraio 1982 mentre recitava il rosario inginocchiato ai piedi dell’immagine della Vergine del Rosario nella basilica di San Giovanni Battista.
Servizio di Adriana Greco