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Mostra “Davide Lentini: Trasparenze”

L’acquarello, tecnica tanto difficile quanto raffinata è stato l’ambito di lavoro più frequentato da Davide Lentini (Lecce, 1965 – Galatina 2020).
Sortilegio di acqua, carta e colore appreso attraverso la lezione di Giancarlo Moscara e ma anche per più ampie suggestioni condivise con il Maestro salentino, da Jean-Michel Folon a Tullio
Pericoli.
Tecnica certo non minore per rapidità d’esecuzione e che impedisce il ripensamento, l’acquarello richiede un’idea di sé che certamente non mancava a Lentini.
Universo di trasparenze, ben diverso dagli spessori dell’olio e delle tempere, lascia affiorare più che tracciare, si lascia contaminare appena da un tratto di matita, talvolta da un accenno d’inchiostro.
La mostra che si apre il 1° Settembre nei locali di MUST a Lecce raccoglie una selezione di opere dell’artista salentino prematuramente scomparso. 

Con la famiglia ha curato la scelta delle opere l’architetto Roberto Cirillo

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