header photo

ingrandisci il testo rimpicciolisci il testo testo normale feed RSS Feed

Motore Sanità: al via la Winter School 2024

L’innovazione bussola del cambiamento

A Cernobbio laboratorio di idee per la riforma del Ssn

  • A Villa Erba, l’8 e il 9 febbraio, oltre 200 relatori si incontrano per tracciare un nuovo percorso per la sostenibilità della Sanità italiana
  •  Decine di sessioni plenarie e laboratori per mettere attorno a uno stesso tavolo le istituzioni che governano la Salute, i Ministeri, le Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata, medici, infermieri e tecnici, operatori, Società scientifiche, Ordini professionali, Associazioni di categoria, opinon leaders, sindacati e pazienti
  • Obiettivo: mettere a fuoco idee, proposte e best practices per
    la salvaguardia, il miglioramento e la sostenibilità del Servizio sanitario

A Villa Erba, a Cernobbio, sul lago di Como, hanno inizio questa mattina i lavori dell’evento di punta della programmazione annuale di Motore Sanità. Riflettori accesi sulla prima sessione plenaria del primo giorno di lavori congressuali con i saluti del sindaco di Cernobbio Matteo Monti e dei Consiglieri regionali Anna Dotti e Sergio Gaddi, insieme al padrone di Casa Claudio Taiana, presidente del Centro congressi di Villa Erba. Alle 10,30 è poi previsto l’intervento in teleconferenza del ministro della Salute Orazio Schillaci. A seguire la relazione introduttiva di Claudio Zanon direttore scientifico di Motore Sanità con i dati Ocse su finanziamenti, spesa, personale, posti letto, esiti e performance dei sistemi sanitari occidentali. Dati che faranno da traccia ai lavori della due giorni congressuale.

La leva dell’innovazione per ripensare il Ssn, i nuovi modelli di governance, il Fondo sanitario nazionale e la compartecipazione dei cittadini, Bundle payment e superamento dei silos nella spesa, l’apporto del privato e il ruolo del pubblico, la remunerazione degli operatori e la revisione della spesa della Pubblica amministrazione, le divergenze parallele della centralizzazione e dell’autonomia decentrata, le proposte per  una nuova politica industriale della salute tra tecnologia informatica e biologica e per l’accesso ai servizi e il rispetto della universalità del Ssn: i temi che saranno affrontati nelle sessioni plenarie e nei laboratori di approfondimento di oggi e domani.

L’evento, organizzato in media partner con Mondosanità, La Provincia, Eurocomunicazione, Askanews, Espansione Tv e Italpress, sarà caratterizzato da incontri, dibattiti, confronti incentrati sull’innovazione come strumento e bussola del cambiamento in sanità.
Presenti oltre 200 relatori e i massimi esperti della sanità italiana – tra clinici, operatori sanitari, associazioni di pazienti, società scientifiche,Ordini professionali, istituzioni che governano la Salute, Ministeri, Regioni, i manager, amministratori di Sanità pubblica e privata– per cercare di mettere a terra buoni propositi e best practices con l’obiettivo di salvaguardare, promuovere e migliorare il nostro Sistema sanitario.

Occhi puntati quindi sulla sostenibilità del Servizio Sanitario nazionale: come fare? A rispondere saranno chiamati i rappresentanti di Sindacati di medici e sanitari, gli Ordini delle professioni sanitarie, aziende ospedaliere e sanitarie e le stesse Società scientifiche nell’ambito dell’innovazione diagnostica, terapeutica e gestionale. Uno spaccato reale delle attività, esperienze e progetti futuri di ciascuno dei protagonisti.

Ecco il tema delle nuove pandemie; cosa ci ha insegnato il Covid? L’esperienza passata deve fare riflettere affinché si possano organizzare percorsi e modelli di assistenza e cura, in particolare sul territorio, che siano all’altezza della situazione e rispondenti ai bisogni urgenti.

Gli esperti ribadiscano a chiare lettere che nel futuro, breve o medio, si dovranno affrontare altre emergenze. Una di questa si chiama antimicrobico resistenza, ovvero super batteri resistenti agli antibiotici. Al tavolo ne parleranno infettivologi e studiosi e forniranno soluzioni per contrare la nuova pandemia del secolo.

Perché investire in prevenzione? Prevenire è un’azione fondamentale per contrastare i principali nemici della salute dell’uomo, le malattie croniche come il diabete, il cancro, le malattie cardiovascolari, ecc. I corretti stili di vita giocano sicuramente un ruolo fondamentale nella prevenzione di queste patologie e lo dimostrano gli studi. Ma perché la prevenzione viene ancora considerata un costo?

Poi c’è il tema del partenariato pubblico e privato nel settore sanitario nel nuovo codice degli appalti e nel PNRR: quali vantaggi per il sistema sanitario pubblico e quali prospettive? Particolare attenzione viene posta al mondo rosa delle professioni sanitarie: progressioni di carriera e discriminazioni in sanità: c’è ancora molto da fare, la strada è lunga ma esperienze possono fare riflettere su un futuro che può cambiare. E ancora: la genetica e la medicina di precisione, paradigmi su cui riflettere per le implicazioni economiche e organizzative.  Infine, le nuove sfide nella cura dei tumori e malattie rare: insieme clinici e associazioni di pazienti metteranno a fuoco necessità e urgenze di questo capitolo della sanità pubblica e della programmazione sanitaria. 

Nessun Commento

Sia i commenti che i trackback sono disabilitati.


Vuoi essere il primo a lasciare un commento per questo articolo? Utilizza il modulo sotto..

Spiacente, i commenti sono chiusi.