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Must by Made in Carcere: gadget ideati ad hoc per il Museo

Nasce dalla collaborazione fra il Must – Museo Storico della città di Lecce e la cooperativa sociale Officina Creativa, titolare del marchio Made in Carcere, il progetto Must by Made in Carcere per la progettazione e realizzazione in co-branding di gadget all’insegna dell’inclusione sociale e della sostenibilità ambientale da vendere nel nuovo bookshop del museo.

Da tessuti di scarto e resti di magazzino sono nati fermacapelli/segnalibro, portamatita in pelle con elastico, portamatite in ecopelle con elastico, cubo/trousse da viaggio in patchwork, tovagliette in tessuto vela, velluto e cotone, porta bottiglia/borraccia. Tutti i gadget sono griffati Must by Made in Carcere e vanno ad arricchire il bookshop attiguo alla caffetteria Musticiu, dove sarà possibile anche acquistare i cataloghi delle mostre permanenti e temporanee ospitate al museo e il merchandising della caffetteria.

Made in Carcere è una onlus che da oltre 17 anni promuove il lavoro delle donne detenute nelle carceri italiane. La filosofia che sottende al marchio è quella della “Seconda Opportunità”: per donne e uomini detenuti e per i tessuti riutilizzati. I manufatti nascono tutti dall’utilizzo di materiali e tessuti esclusivamente di scarto e vengono prodotti da persone detenute, che per questo vengono formate e poi retribuite.

Il progetto è stato finanziato attraverso la partecipazione del Must all’Avviso pubblico per il riparto del fondo per il funzionamento dei piccoli Musei, promosso dalla Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura.    

Con l’apertura del bookshop che segue quella della caffetteria Musticiu, nel Must sono attivi tutti i servizi previsti dall’Amministrazione comunale nel museo.

«L’Amministrazione comunale è impegnata – dichiara l’assessora alla Cultura Fabiana Cicirillo – a fare del Must uno spazio espositivo moderno e accogliente, dotato di tutti i servizi funzionali ai visitatori. Con questo progetto in co-branding con Made in Carcere mettiamo in vendita gadget che hanno una genesi legata all’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale e stiamo lavorando a una linea editoriale del Must per i cataloghi delle mostre che ospiteremo con uno stile e una veste comune e riconoscibile. I ricavi delle vendite saranno interamente reinvestiti nel riassortimento dei gadget e nelle successive pubblicazioni dei cataloghi».

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