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NARDO’: 20 ANNI FA IL CONFERIMENTO ALLA CITTÀ DELLA MEDAGLIA D’ORO AL MERITO CIVILE

Fu proprio il sindaco Antonio Vaglio, scomparso nei giorni scorsi, a ritirare l’onorificenza

Il 25 gennaio 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi conferì alla Città di Nardò la Medaglia d’oro al Merito Civile. La cerimonia di conferimento si tenne in seguito, il 25 aprile dello stesso anno, in occasione del 60esimo anniversario della Liberazione. L’allora sindaco Antonio Vaglio e una rappresentanza di amministratori e di funzionari dell’ente, presero parte alla cerimonia al Quirinale. Domani, sabato 25 gennaio 2025, ricorre dunque il 20esimo anniversario di una giornata storica per la città.
La Medaglia fu conferita a Nardò perché “negli anni tra il 1943 e il 1947, il comune di Nardò, al fine di fornire la necessaria assistenza in favore degli ebrei liberati dai campi di sterminio, in viaggio verso il nascente Stato di Israele, dava vita, nel proprio territorio, ad un centro di esemplare efficienza. La popolazione tutta, nel solco della tolleranza religiosa e culturale, collaborava a questa generosa azione posta in essere per alleviare le sofferenze degli esuli, e, nell’offrire strutture per consentire loro di professare liberamente la propria religione, dava prova dei più elevati sentimenti di solidarietà umana e di elette virtù civiche”.
Il sito web del Quirinale (www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/144530) testimonia il conferimento, datato appunto 25 gennaio 2005. La Medaglia d’Oro al Merito Civile premia le persone, gli enti e i corpi che si siano prodigati, con eccezionale senso di abnegazione, nell’alleviare le altrui sofferenze o, comunque, nel soccorrere chi si trovi in stato di bisogno.
“La Medaglia – ricorda il sindaco Pippi Mellone – è una di quelle pagine della nostra storia di cui siamo più orgogliosi. Ci ricorda quanto la nostra comunità sia stata e possa essere ancora inclusiva, accogliente e tollerante. Siamo stati e siamo tutt’ora il luogo del cuore per migliaia di persone, l’alba per chi fuggì dall’orrore e trovò la vita. Quell’amore, quell’affetto, quella fratellanza sono parte della storia di Santa Maria al Bagno, di Nardò e del Salento. Ma la Medaglia, tra le altre cose, è uno dei motivi che ci ricordano Antonio Vaglio, che ci ha lasciato pochi giorni fa e che nel 2005 andò dal presidente Ciampi, con orgoglio, a ritirarla. Portandoci idealmente tutti con lui”.
“Dal 2005 – aggiunge l’assessora alla Cultura Giulia Puglia – siamo ancora più fieri di essere neretini e di avere alle spalle una storia fatta di fraternità e accoglienza. Portiamo tutti idealmente sul petto la Medaglia d’Oro al Merito Civile, patrimonio immateriale della nostra comunità. A distanza di 80 anni circa dal D.P. Camp 34, sentiamo il dovere di rivolgere i nostri sentimenti di infinita gratitudine ai tanti neretini che si adoperarono per offrire conforto e sostegno a persone impaurite, stremate e con appena un lumicino di speranza per il proprio futuro. Lo fecero senza chiedere nulla in cambio e in quel periodo storico di ristrettezze e di incertezze che fu la Seconda Guerra Mondiale e l’immediato dopoguerra”.

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