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NARDO’: GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA

STUDENTI A CONFRONTO SU DISCRIMINAZIONE, DIRITTI E LIBERTÀ
Anche Arcigay Lecce all’appuntamento al parco Litoere (a partire dalle ore 9:30)

Domani, mercoledì 17 maggio, è la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia, la transfobia, ricorrenza promossa dal Comitato Internazionale per la Giornata contro l’Omofobia e la Transfobia e riconosciuta dall’Unione europea e dalle Nazioni Unite, che dal 2004 si celebra appunto il 17 maggio di ogni anno. L’obiettivo è quello di promuovere e coordinare eventi internazionali di sensibilizzazione e prevenzione per contrastare il fenomeno dell’omofobia, della bifobia e della transfobia.
L’amministrazione comunale, insieme alla Commissione Pari Opportunità, ha invitato gli istituti di scuola secondaria di secondo grado della città a partecipare all’evento RispettiAMOci, al fine di promuovere il principio di uguaglianza e di non-discriminazione ed il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Presso il parco Litoere (via Due Aie, zona San Gerardo) studenti, insegnanti e dirigenti sono chiamati a discutere e confrontarsi sul tema.
A partire dalle ore 9:30, interverranno per un saluto la vicesindaca e assessora al Welfare Maria Grazia Sodero, l’assessora alle Pari Opportunità Sara D’Ostuni e l’assessora all’Istruzione Giulia Puglia. È in programma poi una conferenza aperta da parte dell’associazione Arcigay Lecce, la principale associazione LGBTI italiana, che porterà all’attenzione anche testimonianze dirette. Interverranno Ilaria Ulgharaita (psicologa e presidente di Arcigay Salento) e Carmine Taddeo (volontario di Arcigay Salento). Seguiranno interventi di professionisti che indirizzeranno la discussione sotto il profilo psicologico, giuridico, sociale, ecc., come quello delle due consigliere comunali e avvocatesse Daniela Bove e Simona D’Ambrogio. Infine, ciascun istituto presenterà un proprio lavoro (flash mob, video, lavori grafici o altro) sul tema della discriminazione omofoba.
“L’omofobia – spiega Sara D’Ostuni – si batte con la conoscenza e quindi con la consapevolezza. L’odio e la discriminazione impongono un faticoso cammino di comprensione dei fenomeni e, prima ancora, di assimilazione di logiche fondamentali come il rispetto dei diritti e delle libertà. Parlarne e confrontarsi con gli studenti credo sia l’investimento migliore da fare affinché la Giornata contro l’omofobia in futuro non abbia più alcun senso”.

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