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NARDO’: IL CASSETTO DEI RICORDI, COSÌ GLI OVER 65 ALLENANO LA MENTE E LO SPIRITO

Via ad un laboratorio teatrale sull’invecchiamento attivo. È un progetto di La Zattera di Ulisse

Il cassetto dei ricordi è un progetto di La Zattera di Ulisse – Impresa Sociale, con la collaborazione di Comune di Nardò (assessorati alla Cultura e al Welfare), Università delle Terza Età APS e Ambito Territoriale Sociale n. 3. Si tratta, nei dettagli, di una iniziativa sul cosiddetto “invecchiamento attivo”, di fatto è un percorso laboratoriale gratuito creativo ed esperienziale, destinato a persone dai 65 anni in poi, attraverso il quale stimolare la mente e lo spirito grazie ad attività culturali e artistiche, in forma di laboratorio teatrale condotto con le tecniche della teatroterapia, al fine di rendere gli anziani attivi e protagonisti e creando al contempo occasioni di scambio generazionale e socializzazione.
Il laboratorio è uno degli interventi che La Zattera di UIisse propone da anni e sarà diretto da Antonio D’Aprile (regista e teatroterapeuta) e Chiara Pepe (educatrice). La presentazione del progetto è in programma mercoledì 8 gennaio alle ore 17 presso la sede dell’Università della Terza Età in via Buozzi n. 40. Le iscrizioni sono libere. Per informazioni basta chiamare il numero 380 7563008.
Il cassetto dei ricordi vuole innescare e stimolare un vero e proprio cambiamento, trasformando le attività progettuali in un modello reale e quotidiano, attraverso le pratiche innovative offerte dalla teatroterapia. Il teatro sarà in grado di fornire ai partecipanti la possibilità di immergersi nel proprio passato, fatto di memoria e ricordi, connettendo il vissuto personale con la memoria collettiva in una condivisione generativa con il gruppo. Sarà come costruire un puzzle di cui ciascun racconto diventa un pezzo necessario e complementare a tutti gli altri. Ne deriverà un quadro delle tradizioni locali, della storia dei luoghi, dei riti che, attraverso gli incontri laboratoriali, rivivranno e saranno salvaguardati anche a beneficio delle generazioni future. In particolare, la perfomance conclusiva creerà l’occasione di far assaporare anche ai tanti turisti che nei mesi estivi visitano le nostre città, l’autentico sapore di questa parte di Salento ripulito dal mero folklore, creando così un modello innovativo e dinamico di narrazione della storia locale e dei luoghi ad essa collegati.

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