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“Natale solidale al Santo”, un abete rosso dalle valli del Primiero a Padova con addobbi artistici e inclusivi e con materiali riciclati per sostenere progetti di carità in Repubblica Democratica del Congo e Zambia

È arrivato questa mattina in piazza del Santo a Padova un abete rosso dell’altezza di circa 20 metri, proveniente dai boschi del Primiero, che nei prossimi giorni sarà addobbato per le festività natalizie con decorazioni solidali e artigianali: le “Lanterne di sant’Antonio” in legno recuperato, scolpite da artisti e artigiani trentini, e le “Rose di Natale”, realizzate a mano da persone con disabilità accolte nei centri diurni e nelle comunità alloggio del Villaggio Sant’Antonio Onlus di Noventa Padovana. L’iniziativa, denominata “Natale solidale al Santo”, attraverso quanto ricavato dalle lanterne e dalle rose, andrà a sostenere due progetti di Caritas Sant’Antonio nel sud del mondo: l’acquisto di attrezzature per il reparto maternità e per la sala chirurgica del Birava Hospital Center in Repubblica Democratica del Congo e l’acquisto di macchinari per un mulino per mais destinato all’alimentazione dei piccoli ospiti del Centro per l’Infanzia di Masaiti in Zambia. L’albero di Natale solidale del Santo prenderà vita con l’accensione delle luminarie venerdì 24 novembre, a partire dalle ore 16.00, e con la benedizione di domenica 26 novembre al termine della santa messa delle ore 16.00.

Le “Lanterne di sant’Antonio” che addobbano l’albero del Santo sono prenotabili già ora all’Ufficio Informazioni della Basilica di Sant’Antonio a Padova, previo un contributo di solidarietà, e potranno essere ritirate finite le feste, una volta disallestito l’abete, e riutilizzate per decorare la propria casa o conservate in famiglia per l’albero di Natale del prossimo anno, mentre le “Rose di Natale” (una versione più piccola rispetto a quelle collocate sull’abete), per addobbare il proprio albero o regalare come segno augurale e di amicizia, sono già disponibili, fino a esaurimento scorte, con offerta responsabile, sempre all’Ufficio informazioni. Portare a casa uno di questi addobbi solidali sarà un modo per stabilire un legame particolare con sant’Antonio e la carità fatta in suo nome, con la consapevolezza di aver contribuito a un circolo virtuoso che ha messo in rete il riciclo creativo di materiali, l’inclusione lavorativa di persone svantaggiate, la solidarietà concreta nei confronti di mamme e bambini nei Paesi più poveri.

L’idea di allestire un albero di Natale solidale nei pressi del complesso antoniano, durante le festività natalizie di quest’anno, è nata nel giugno scorso dalla collaborazione tra la Basilica del Santo e gli artisti Jimi Trotter, Nicola Zurlo e Gianco Bettega, che avevano partecipato alla mostra di icone moderne “Santi al Santo” in Sala dello Studio Teo­logico.

Il progetto “Natale solidale al Santo”, coordinato da padre Nicola Galiazzo dell’equipe di Pastorale dell’Arte al Santo, è stato messo a punto dalla Provincia Italiana di Sant’Antonio di Padova come ente capofila (nello specifico dai frati della Basilica del Santo guidata dal rettore padre Antonio Ramina) e ha avuto come partner la Comunità di Valle del Pri­miero presieduta da Roberto Pradel (Comuni di Canal San Bovo, Imer, Mezzano, Primiero San Martino di Castrozza e Sagron Mis), che ha sostenuto concretamente l’iniziativa insieme al Villaggio Sant’Antonio Onlus e Caritas Sant’Antonio. Si è avvalso inoltre della preziosa collaborazione organizzativa dell’Associazione Gattamelata, che riunisce i commercianti di piazza del Santo e vie limitrofe e che curerà l’allestimento di un presepe artistico ai piedi dell’albero di Natale del Santo, e del Comune di Padova – Assessorato al Commercio, per la concessione dello spazio e l’installazione delle luminarie appropriate.

Con il supporto dell’Ufficio forestale di Primiero del Servizio foreste della Provincia Autonoma di Trento, la Comunità di Valle si è occupata delle operazioni di recupero, trasporto e installazione dell’abete nel ba­samento predisposto a Padova in piazza del Santo. Ma non solo.

Le “Lanterne di sant’Antonio” sono state realizzate dagli artisti Gianco Bettega, Jimi Trotter e Nicola Zurlo e dall’artigiano di Primiero Fabio Longo, valorizzando la tradizione primierotta attraverso il recupero creativo dei motivi decorativi intagliati dei poggioli settecenteschi in una elaborazione decisamente originale con linee moderne. Tradizione, innovazione e riuso dei materiali sono confluite in queste decorazioni lignee dando vita a veri e propri oggetti unici d’arte e d’arredo.

Importante sottolineare la sostenibilità ambientale del progetto. L’abete rosso di quasi 20 metri portato al Santo proviene da un bosco di Transacqua in località Lavinaia (da «slavina»), nel Comune di Primiero San Martino di Castrozza. È stato selezionato dall’Ufficio forestale nell’ambito dell’ordinaria programmazione degli interventi selvicolturali per garantire la gestione attiva sostenibile del territorio e del suo ecosistema. In altre parole, l’abbattimento di quell’esemplare in quell’area, soggetta a frequenti valanghe, era già previsto. Il legname per scolpire le “Lanterne di sant’Antonio”, invece, è stato recuperato dagli alberi caduti a seguito della tempesta Vaja, i cui danni sono ancora visibili in diverse aree. Nello specifico, è stato utilizzato e valorizzato il legname di alberi attaccati dal parassita bostrico, un piccolo coleottero presente naturalmente nei boschi di abete rosso dell’arco alpino, la cui diffusione è diventata epidemica a causa degli estesi danneggiamenti agli alberi procurati dalla tempesta Vaja.

Per informazioni sulle “Lanterne di sant’Antonio” e “Rose di Natale” contattare l’Ufficio informazioni della Pontificia Basilica di Sant’Antonio: tutti i giorni, ore 9.00-13.00 e 14.00-18.00; tel. 049 8225652; infobasilica@santantonio.org.

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