13 Feb 2025
“NON E’ UNO SCHERZO”: A PALAZZO ADORNO IL LANCIO DELLA CAMPAGNA CONTRO IL CATCALLING PROMOSSA DA APS PARI E CPO
Venerdì 14 febbraio, alle ore 12, nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno, a Lecce, sarà presentata la campagna di comunicazione e sensibilizzazione pubblica contro il catcalling dal titolo “Non è uno scherzo”, ideata e promossa dall’Aps Pari con il supporto della Commissione Pari opportunità della Provincia di Lecce.
Interverranno ad illustrare i dettagli dell’iniziativa, finalizzata a sensibilizzare tutte e tutti sulle molestie contro le donne nei luoghi pubblici, Anna Toma, presidente Cpo della Provincia di Lecce, Maria Chiara Spagnolo, docente di Sociologia di Unisalento e Lorenzo Zito dell’associazione Pari.
La campagna di sensibilizzazione contro il cosiddetto catcalling nasce dall’attività formativa sui temi della violenza di genere svolta nei mesi scorsi dall’associazione Pari in alcune scuole del territorio salentino. Oltre a veicolare un contenuto informativo sul fenomeno, riporta alcune testimonianze di studentesse di età compresa tra 12 e 18 anni che, in maniera anonima, hanno raccontato quanto loro accaduto per strada, nei bar, sull’autobus o in altri luoghi pubblici.
Grazie al supporto della Cpo provinciale, costantemente impegnata in azioni ed attività sui temi della violenza di genere, tutti i Comuni della provincia di Lecce sono stati invitati ad aderire all’iniziativa e potranno utilizzarne i contenuti grafici e testuali sui propri canali di comunicazione.
Il catcalling è purtroppo una forma molto diffusa di violenza di genere che si realizza attraverso attenzioni non consensuali e indesiderate, come ad esempio gesti, fischi, commenti, strombazzate dall’auto, allusioni sessuali più o meno volgari. Non è, come spesso viene rappresentato, un comportamento innocuo, al contrario, può avere gravi conseguenze per le donne che ne restano vittima, provocando ansia, depressione, rabbia, problemi di autostima e gravi ripercussioni sulla vita privata, su quella professionale e nelle relazioni interpersonali.
Il catcalling rientra, quindi, tra i comportamenti discriminatori alla base della “piramide della violenza di genere” al cui vertice si trovano i femminicidi.