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Nuovi servizi di telemedicina cardiologica per gli ospiti della Casa della Carità: al via il primo service del Rotary Club Lecce sotto la presidenza Moroni

Un nuovo servizio di telemedicina per monitorare la pressione cardiaca – che mette insieme dispositivi medici di nuova generazione e supporto medico da remoto – per imparare a prendersi cura di sé. Si può sintetizzare così il primo service realizzato dal Rotary Club Lecce sotto la presidenza di Mario Moroni, un progetto di telemedicina per la prevenzione delle patologie cardiovascolari in pazienti ipertesi.

Grazie alla disponibilità del Prof. Giuseppe Santarpino, Cardiochirurgo eCorresponsabile dell’U.O. di Cardiochirurgia a Città di Lecce Hospital, membro del Rotary Club di Lecce, sabato 7 settembre p.v. venti ospiti della Casa della Carità di Lecce riceveranno un dispositivo medico da apporre al polso, che consente una misurazione automatica e continua della pressione nell’arco delle 24 ore, 7 giorni su 7. Il paziente potrà registrarsi gratuitamente sulla piattaforma, riceverà Il dispositivo che registra i valori, senza doversi “gonfiare il braccio”, semplicemente indossando un braccialetto. Il medico da remoto potrà leggere i valori sulla piattaforma, monitorare eventuali farmici assunti dal paziente e adattare quindi la terapia medica per una miglior cura. Il Prof. Santarpino monitorerà i dati del paziente e potrà proporre eventuali, se necessarie, diagnosi e cura. 

“Sono molto felice – spiega Mario Moroni, Presidente del Rotary Club Lecce – di avviare questo primo service e di dedicarlo agli ospiti della Casa della Carità. La struttura, gestita dalla omonima Fondazione, si occupa di offrire cura e assistenza a soggetti fragili e vulnerabili. Con questo service, ci prenderemo cura di persone che altrimenti non potrebbero accedere a questo tipo di indagine e con ciò riteniamo di agire assolutamente nell’ambito della nostra mission rotariana”.

“Un po’ come un holter – spiega il Prof. Santarpino – il dispositivo consente di monitorare l’attività cardiaca ed evidenziare eventuali problematiche che spesso il paziente non sa neppure di avere. Paradossalmente, chi ha la pressione alta non percepisce il problema, perché si sente attivo e in forma: nel caso degli ospiti della Casa della Carità, persone fragili e con problematiche sociali, il pensiero di effettuare una qualche forma di prevenzione è proprio lontano anni luce. Questo intervento ci consentirà di tenere sotto osservazione queste persone, verificare lo stato di salute cardiologica ed eventualmente metterci a disposizione per offrire una cura, qualora servisse.”

“Come Casa della Carità – spiega il regista e sceneggiatore leccese Alessandro Valenti, Presidente dell’Accademia della Carità – siamo ovviamente molto contenti di poter aggiungere questo servizio ai tanti che già offriamo nei riguardi di persone che necessitano di cura e assistenza. Il nostro obiettivo è aiutare queste persone a reinserirsi nel variegato e complesso mondo sociale: imparare a prendersi cura di se stessi è il primo passo per questo reinserimento”.

“Siamo lieti di poter contribuire a questo importante progetto in quanto sposiamo appieno la mission rotariana e il benessere dei pazienti è la nostra priorità – spiegano i fondatori di LifeCare, Jessica Masotino e Claudio Maida. Siamo una società benefit, start up innovativa focalizzata sulla prevenzione e qualità della cura di pazienti con patologie cardiovascolari, che mette insieme nuove tecnologie e medici a beneficio della comunità e dell’ambiente. Questo servizio di monitoraggio remoto della pressione arteriosa, innovativo come gli altri offerti, combinato al supporto medico da remoto può veramente fare la differenza nella diagnosi e cura delle malattie cardiovascolari, impattando positivamente sulla comunità e sull’ambiente”.

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