27 Ago 2012
OGGI A MOLA MARCELLO INTRONA PRESENTA IL SUO LIBRO “PERCOCO
Nuovo prestigioso evento organizzato in occasione della 5a edizione di LibriaMola 2012.
Oggi, lunedì 27 agosto alle ore 20, nel Castello Angioino di Mola di Bari, il Presidio del Libro di Mola, con la Regione Puglia (Assessorato al Mediterraneo), la Provincia di Bari e il Comune di Mola (Assessorati alla Cultura), Puglia Saunds, il Culture Club Cafè, l’Associazione Italo Calvino, presentano: “Percoco”, del barese Marcello Introna(Grillo Editore)
Interverranno:
l’autore Marcello Introna
il procuratore Capo della Repubblica di Bari Antonio Laudati
il medico legale Franco Introna
il giornalista Franco Strippoli
l’attore Antonio Stornaiolo
Annella Andriani, responsabile del residio del Libro e dell’associazione “Italo Calvino” di Mola di Bari.
“Percoco” non è un giallo e non è un noir. È un romanzo dagli oscuri risvolti psicologici. È un tentativo di entrare nella mente e nell’anima dell’autore del crimine più agghiacciante della storia italiana per passare in rassegna il suo passato e scoprirne sentimenti e moventi celati da sempre e per sempre.
La palazzina di via Celentano 12 a Bari è lo scenario della storia di Franco Percoco, un fratello cleptomane in galera, Vittorio, e l’altro, Giulio, “il povero deficiente”, internato in manicomio per concedere tranquillità alla famiglia Percoco. Franco è il figlio sul quale convergono tutte le aspettative di progresso sociale della famiglia, aspettative man mano deluse a causa della sua vita sregolata, delle delusioni sofferte, del peso delle troppe responsabilità, dell’incomprensione umana, delle ingiustizie subite, di un inarrestabile esaurimento nervoso che lo affliggerà sin da giovanissimo. Franco il turco, Franco il truce, Franco l’esaurito: una figura una e trina che cerca di fuggire quotidianamente a una famiglia oppressiva che si vergogna dei propri figli negando le loro esistenze. Un abitudinario patologico che combatte contro la rassegnazione e l’indifferenza ma sul quale a vincere saranno l’apatia e i fallimenti personali.
Marcello Introna, in questa sua opera prima, non vuole trovare giustificazioni né avanzare condanne. Vuole solo tornare a parlare di qualcosa a lungo dimenticata e raccontare, in una ricostruzione minuziosa dell’inspiegato e del non detto, tutte le possibili e indecifrabili incognite di una storia vera che ha ancora qualcosa da dire agli uomini.