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PNRR e agenda 2030, il rapporto Asvis: in Puglia una persona su tre è a rischio povertà

I dati allarmanti nel rapporto Asvis: il 32.6% dei pugliesi vicino alla soglia di povertà e alla marginalità sociale. Basso il tasso di occupazione (il 50,5%) e il livello di istruzione: nella fascia 30-34 anni solo il 19% è laureato

Poche luci nella fotografia scattata dal Rapporto di Asvis, l’alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, che prende in esame l’attuale situazione rispetto agli obiettivi fissati dall’Agenda Onu 2030 e da conseguire grazie al Pnrr.
Consistente su molti aspetti il ritardo della Puglia in confronto a tutta l’Italia. Se nel Paese le persone a rischio povertà sono il 25,4%, in Puglia la percentuale sale al 32,6%. Allarmante anche il livello di istruzione: in Italia i laureati tra i 30 e i 34 anni sono il 26,8%, in Puglia scendono al 19,1%.
Idem per il mercato del lavoro: la nostra regione è sotto di 12 punti rispetto a tutto il Paese per percentuale di occupati, 50 a 62. E in quest’ambito a soffrire particolarmente è l’occupazione femminile: solo 56 donne ogni 100 maschi lavorano nella nostra regione, mentre sono 73 ogni 100 maschi in Italia. Anche quanto a sicurezza stradale siamo indietro: se in Italia ogni 10mila abitanti ci sono 34,5 feriti in incidenti stradali, in Puglia diventano 36 e nella città metropolitana di Bari 38. Da qui l’urgenza di investire le risorse del Pnrr in Lavoro, Istruzione e Sicurezza delle infrastrutture.
In compenso la Puglia fa registrare qualche timido miglioramento in salute, energia e sensibilità ambientale: tra il 2010 e il 2021 cresce il numero di medici (del 2,2%), la quota di energia da fonti rinnovabili (+ 7,5) e la percentuale di raccolta differenziata (+40%).
Piccoli segnali di speranza, ma la strada verso la Ripresa (e la Resilienza) è ancora molto lunga.

di Adriana Greco

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