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Podcast per ascoltare il mondo nel «Messaggero di sant’Antonio» di luglio-agosto

Un Paese per vecchi nel reportage, l’intervista al direttore di Altroconsumo, zone umide da tutelare, moda e design anni ’50 in mostra, gli 85 anni dell’Istituto teologico S. Antonio Dottore, le rubriche del mese

La copertina del numero di luglio-agosto del «Messaggero di sant’Antonio» (da un’illustrazione di Valentina Salmaso) è dedicata al dossier “Podcast, in ascolto del mondo”, a firma di Sabina Fadel e Alvise Sperandio, che indaga le ragione del successo esponenziale degli «audio on demand». Tra le ragioni di questo boom di popolarità, il desiderio tutto umano e mai sopito di narrare e di ascoltare storie, creando relazione.

Nell’editoriale “Acqua, fonte di vita”, il direttore, fra Massimiliamo Patassini, si sofferma invece sul tema dell’acqua, offrendo un interessante parallelo tra la terra e la vita spirituale: come la terra ha bisogno di acqua per rimanere stabile, così noi necessitiamo della vita spirituale per non lasciar cedere il terreno della nostra esistenza.

“Un Paese per vecchi” è il titolo dell’interessante reportage firmato da Andrea Semplici (testi) e Giuseppe Soldo (foto). Un viaggio nell’universo «terza età» del Bel Paese, che si trova al secondo posto, a livello globale, per invecchiamento della popolazione. E per la prima volta, nel mondo, eccezion fatta per l’Africa, gli over 65 sono più numerosi dei bambini di 5 anni.

Il mensile torna ancora sul versante ecologico con il servizio “Zone umide, patrimonio da tutelare” di Maria Giovanna Romanelli, biologa e giornalista scientifica. Le zone umide sono infatti un avamposto contro gli effetti dei cambiamenti climatici, perché in grado di sottrarre grandissime quantità di anidride carbonica dall’atmosfera e di tutelare biodiversità e fauna selvatica.

Di consumi sostenibili parla l’intervista “Un «Altroconsumo» è possibile” di fra Massimiliano Patassini ad Andrea Sessadirettore delle riviste di «Altroconsumo», la più grande organizzazione indipendente di consumatori in Italia, attorno alla quale ruota una comunità di un milione di persone, tra soci, fan e simpatizzanti. A partire dal secondo dopo guerra, in Italia è cresciuta esponenzialmente la disponibilità di prodotti di ogni tipo, generando una selva in cui è difficile districarsi.

Nelle pagine di cultura, da segnalare l’articolo “Quando nasce uno stile” di Luisa Santinello. Lampade, tavoli, sedie, vasi, stoffe, tappeti, arazzi, abiti, accessori… sono alcuni dei pezzi della mostra “Italia Cinquanta. Moda e design. Nascita di uno stile” a Gorizia fino al 27 agosto. Un patrimonio «made in Italy» che parla di noi.

“Nel nome di Antonio Dottore” è il titolo dell’approfondimento, firmato da fra Luciano Bertazzo, dedicato all’Istituto teologico Sant’Antonio Dottore (ITSAD). Con ottantacinque anni di storia alle spalle, che cos’è questa realtà che si ispira al Santo e che ha formato nella teologia, nella spiritualità e nelle scienze religiose, intere generazioni di giovani e adulti?

Molte, come di consueto, le rubriche che arricchiscono la rivista. A partire da «Seguendo il Santo» di fra Antonio Ramina, Rettore della Basilica del Santo, il quale, traendo ispirazione dalle parole che Antonio stesso ci ha lasciato nei suoi Sermoni – la raccolta di insegnamenti per i frati –, numero dopo numero ne dà un’intelligente attualizzazione (il tema di luglio-agosto è “Il silenzio fecondo di Dio”).

«Semi di guerra, semi di pace» è invece la rubrica che vede alternarsi pedagogisti, biblisti, teologi, filosofi e giornalisti, alla ricerca di quei comportamenti o attitudini quotidiane che possono contribuire a creare un clima pacificato e più fraterno. In questo numero, dal titolo “L’ultimo assoluto”, la filosofa Suzy Zanardo affronta la crisi degli assoluti.

Da segnalare, infine, la breve rubrica «Incroci», dedicata a esperienze di contaminazione e scambio interculturale, che hanno luogo nel territorio nazionale. A firmare la rubrica in ogni numero un diverso giornalista di origine straniera che ha eletto l’Italia a sua patria adottiva. A luglio-agosto il titolo è “Dialogare a teatro” e l’autrice è la giornalista Saida Hamouyehy.

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