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Presentazione Asd Città di Otranto – Castellaneta Calcio 1962. Parla il direttore sportivo Luca Leucci

Gara insidiosa per il team di Graziano Tartaglia. Il Città di Otranto affronta domani pomeriggio al Comunale di Leverano il Castellaneta, formazione in crisi di risultati scesa in campo domenica scorsa con la Juniores.

Un impegno da non prendere sottogamba per Mbagnick Tourè e compagni e da onorare nel migliore dei modi per continuare la corsa nelle parti alte della classifica del girone B di Eccellenza pugliese.

Il roster biancazzurro sarà privo dello squalificato Gabriele Cisternino e del lungodegente Lorenzo Piccinno, in recupero dall’infortunio avuto nelle prime giornate di campionato. Ma il match con i biancorossi tarantini sarà l’occasione per l’esordio in casa Città di Otranto per Stefano Signore, gradito ritorno per il centrale difensivo, e Umberto Solidoro, arrivato dalla Virtus Matino.

A presentare la partita, le dichiarazioni del direttore sportivo idruntino Luca Leucci:

«Ogni gara è complicata e fa storia a sé. Non possiamo cullarci su quello che abbiamo fatto sinora, né stare a pensare a come scenderà in campo il Castellaneta. La squadra è matura e sa gestire la pressione, nel corso della stagione è cresciuta molto in campo e come mentalità. Sarà un match complicato per tanti motivi, dovremmo essere bravi ad avere pazienza e lavorare sereni di testa».

Nelle ultime settimane il Città di Otranto ha rivoluzionato la rosa a disposizione di mister Tartaglia e del suo staff.

A riguardo il diesse Leucci aggiunge:

«Di concerto coi tecnici e per venire incontro alle richieste di calciatori che hanno dato tanto alla maglia biancazzurra abbiamo messo in uscita Villani, Mancarella e Dino Marino, che in pochi mesi con l’Otranto ha dimostrato tutte le sue qualità umane e tecniche.

Abbiamo inserito nello spogliatoio calciatori e uomini di spessore come Signore, gradito ritorno assieme al portiere under Pierpaolo Recchia, e Solidoro, calciatore esperto e di categoria.

La nostra forza è quella di un gruppo che è mix giusto tra “senatori” e gioventù. La soddisfazione più importanti è quella di avere accanto a under di valore, i vari Frisco, Valentini, Assalve, Liquori, Angelini, Nicolazzo, Cariddi e Faggiano anche i classe 2002 come Plevi, Trovè e Piccinno e 2001 come Gallo che sono titolari. E non dimentichiamo i ’99 Cisternino e Tourè.

Una squadra giovane che, sotto la guida attenta di Graziano Tartaglia continuerà a crescere e togliersi soddisfazioni importanti».

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