8 Mar 2013
PROVINCE INUTILI? RISPOSTA-DOCUMENTO A VENDOLA DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI LECCE
Abbiamo appreso la nuova posizione del Governatore Vendola in merito alla funzione delle Province. A lui rispondiamo riprendendo la posizione di un autorevole soggetto istituzionale:
“L’abolizione delle Province non risolverà niente, sarebbe invece necessario agire sui sottosistemi del potere dello Stato, laddove si consumano davvero le risorse” (Adnkronos, 08-SET-11 13:17)
Le proposte di abolizione delle Province sono “effetti speciali che servono a depistare l’opinione pubblica” (Adnkronos, 08-SET-11 17:22)
Ebbene queste dichiarazioni sono del Presidente della Regione Puglia e contrastano, evidentemente, con quanto ampollosamente dichiarato oggi dal Segretario di SEL. Sono forse la stessa persona?
Basta ricordare questa contraddizione in termini, per capire quanto strumentalmente faziose siano le affermazioni dell’On. Vendola. E’ passato d’un colpo dall’aulica affabulazione alla prosaica aggressione.
Chi prima si è presentato al convegno nazionale dell’UPI come lo scudiero delle Province, forse per acquisire una dose di applausi, oggi che ha perso il consenso, parte lancia in resta contro quelle istituzioni che lo hanno richiamato ad un atto di correttezza istituzionale.
Verrebbe da dire che sia passato dall’ottimismo della ragione, all’ira della Regione.
Evidentemente all’esaltazione è seguita la delusione e oggi l’aggressione. Ne siamo consapevoli umanamente, ma non passivamente silenti.
Se poi il Governatore volesse confrontarsi sull’attività posta in essere dalle Province pugliesi, saremmo pronti a rispondergli dettagliatamente. Non ci pare, però, che possa dare lezioni di laboriosità, né possa intestarsi il premio Stachanov chi è stato impegnato solo a girare l’Italia nel tentativo di affermarsi come leader nazionale, abbandonando la Puglia e i pugliesi.
Forse avendo preso l’abitudine a decidere della chiusura di reparti e ospedali, si è lasciato prendere la mano pensando di poter chiudere anche le Province.
Ebbene a chi si arroga poteri legislativi di rango costituzionale, quasi divini, ricordiamo che i voti che hanno determinato l’elezione dei Consigli Provinciali hanno lo stesso valore, peso e sostanza di quelli che hanno dettato la sua elezione. Questo, grazie al cielo, lo sancisce la nostra Costituzione e non la volontà stizzita di alcun altro.