22 Nov 2018
Rassegna Santi, Bizzoche e Testimoni te Vinu da Cantina Merìca a Supersano
Nuovo appuntamento della rassegna Santi, Bizzoche e Testimoni te Vinu da Cantina Merìca a Supersano. Una serie di incontri volti a promuovere e valorizzare le eccellenze artistiche ed enogastronomiche del territorio, nel corso di serate a tema in cui i luoghi del vino diventano il pretesto per accogliere musicisti, attori, fotografi, artisti.
Venerdì 23 novembre alle 21.30, Gioele Nuzzo, giovane percussionista già affermato e conosciuto per le sue varie collaborazioni con importanti gruppi salentini ( Tamburellisti di Torrepaduli, Accasaccio), ci condurrà attraverso un’esperienza sensoriale ripercorrendo il mito di Eco, la ninfa punita da Era a dover ripetere solo le ultime parole che le venivano rivolte o che udiva. A produrre il suono, non solo percussioni, ma anche strumenti inusuali, che la cantina stessa custodisce preziosamente. Ad accompagnare Gioele in questo viaggio, la talentuosa chitarra di Francesca Falcone. La cantina sarà l’inusuale cornice di una personale di Vincenzo Sanapo. Illustratore, fumettista, si è formato con due grandi nomi dell’illustrazione: Gabriel Pacheco e Roger Olmos nel 2012. Ha collaborato con diverse case editrici per piccole pubblicazioni e nel 2012 ha pubblicato con Studio LT2 “Fiabe per Leoni Veneziani”, curato da Andrea Storti con il quale è attualmente a lavoro su un nuovo progetto. Le sue opere sono state esposte in diverse mostre collettive tra il 2010 e il 2018 sia nell’illustrazione che nel libro d’artista, grazie al Presidio del Libro di Sannicola.
Info e prenotazioni : 327 977 8735 //Start: ore 21.30 spettacolo. Ingresso con consumazione obbligatoria calice di vino 5 euro.
Merìca! Perché il Salento è terra di lunghe emigrazioni e da Supersano alla fine dell’ottocento molti partirono per il Nuovo Mondo, l’America. Il Feudo dove sorge la cantina prende il nome da quell’emigrante che tornato ricco volle comprarsi uno dei migliori apprezzamenti del paese.
Tanto ricco da aggiudicarsi il soprannome di ‘mericano e da li, per estensione, anche la terra conquistata e sognata nei lunghi anni di assenza: Merìca. Oggi, prima Antonio e Floriana Antonazzo, recentemente anche Mattia, hanno raccolto il testimone dell’antico sogno.Con l’ausilio di strumenti e tecnologie moderne producono vini e olio, quasi ad onorare una terra ricca e per troppo tempo abbandonata. Metodologia contemporanea e passione per meglio esprimere la cultura di vigneti e oliveti che si perde nella notte dei tempi, questa è la Cantina Merìca di Supersano.