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Resoconto – Conferenza di Servizi del Progetto di qualificazione e adeguamento del Porto di Otranto

Si è tenuta questa mattina, nella Sala Triangolare del Castello Aragonese di
Otranto, la Conferenza di Servizi del progetto “AI SMART” – INTERREG
Grecia-Italia 2014-2020, che prevede una qualificazione e adeguamento del
Porto di Otranto per il trasporto marittimo transfrontaliero e crocieristico.
Il nuovo progetto prevede anche una nuova configurazione dei pontili
galleggianti del Comune destinati al diportismo e oggetto di contese per il
loro smontaggio.
I vari Enti intervenuti (Regione Puglia, Provincia di Lecce, Capitaneria di
Porto di Gallipoli e Ufficio Circondariale Marittimo di Otranto, Agenzia del
Demanio, Agenzia delle Dogane, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e
Paesaggio) hanno espresso i loro pareri, alcuni favorevoli e altri
interlocutori, richiedendo chiarimenti e integrazioni.
Il Sindaco Pierpaolo Cariddi, visti i trascorsi di questa vicenda, che ormai
va avanti da molto tempo e che contrappone il Comune di Otranto alla
Soprintendenza, è intervenuto per rappresentare le variazioni apportate al
progetto al fine di compatibilizzarlo con la tutela dei beni paesaggistici e
monumentali del contesto, proponendo un confronto costruttivo per arrivare a una soluzione condivisa: “Non c’è dubbio che questa amministrazione ha la volontà di arrivare a una soluzione che, anche se ci farà perdere dei posti barca, possa mettere fine a questa annosa questione che ci ha visti contrapposti alla Soprintendenza che, giustamente, ha il compito di tutelare i monumenti e si muove in tal senso, così come noi vogliamo attrezzare la città di servizi turistici adeguati senza intaccare il nostro patrimonio. I nostri tentativi di riavere la disponibilità dei pontili avevano come obiettivo quello di poter garantire ormeggi sicuri e funzionali per questa stagione, fino a fine settembre. Ed è sempre di oggi la notizia che il Tribunale del Riesame ha confermato il dissequestro dei pontili del Comune, difeso dall’avv. Francesco Vergine, rigettando l’appello presentato dal PM, e confermando la piena leicità dell’installazione. Nel mese di ottobre, finita la stagione, avvieremo lo smontaggio dell’attuale porto per abbandonare questa configurazione definitivamente.
Le battaglie giuridiche le abbiamo portate avanti per tutelare una
infrastruttura strategica per il nostro territorio in grado di generare
numerosi posti di lavoro diretti e indiretti, soprattutto in questo periodo
di emergenza Covid-19.
A porto vuoto potremo procedere con i lavori di dragaggio. Fatta questa
operazione, tra novembre e dicembre, potremo poi essere pronti con la gara d’appalto del nuovo progetto e iniziare i lavori per avere il nuovo porto nella estate 2021. Chiediamo la collaborazione di tutti. Siamo sempre stati attenti a valorizzare i monumenti e a tutelarli. Mettiamo da parte i vecchi dissapori e garantiamo al territorio un servizio di cui ha bisogno e i posti di lavoro che ruotano attorno ad esso”.

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